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IL NUOVO PAPA
26 Febbraio 2025 - 16:15
Chi sarà il successore di Papa Francesco?
La salute precaria di Papa Francesco ha riaperto il dibattito sulla sua possibile successione, anche se il Vaticano ha smentito eventuali speculazioni su dimissioni imminenti. Potrebbe tenersi in questo 2025, l’anno del Giubileo, il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice: il prossimo Papa sarà scelto tra i 140 cardinali eleggibili del Collegio Cardinalizio. Questo processo di selezione potrebbe segnare una svolta storica per la Chiesa, in quella che potrebbe essere definita come un "guerra tra continenti" al sostegno del proprio cardinale. Il "totonomi" per il successore di Papa Francesco è già partito, e tra i cardinali dati per favoriti ci sono due italiani. Anche se, stando ai numeri, essendo più grande il Sud America potrebbe essere il favorito, ma nulla è certo...«Chi entra Papa ne esce cardinale».
Tra i candidati al Papato spuntano anche due italiani, Parolin e Zuppi. Ma non è così semplice: negli ultimi anni, infatti, all'interno del conclave si è creato un sentimento "anti-italiano", che mette loro decisamente i bastoni tra le ruote. La preoccupazione di fondo è che un Papa italiano sia troppo "attaccato alla Patria" anche per una questione geografica, oltre a una rivincita straniera sui secoli di predominanza italiana al comando.
Si parla dunque di una vera e propria lotta tra continenti proprio perché la divisione non è più solo ideologica (conservatori, progressisti), ma una divisione geografica dove il sostegno va in automatico al candidato della propria terra.
Ecco dunque chi sono i possibili successori di Papa Francesco.
Partendo dall'Europa, tra i candidati più papabili al soglio pontificio, si distingue l'italiano Pietro Parolin (70 anni), attuale Segretario di Stato vaticano. È un diplomatico esperto e figura chiave nelle relazioni internazionali della Santa Sede. La sua esperienza e capacità di mediazione lo rende un candidato forte, assicurando un percorso "meno accidentato" di quanto non sia stato con Francesco. D'altra parte la sua natura più burocratica potrebbe non entusiasmare tutti i cardinali. Un altro punto a sfavore dell'italiano è la sua mancata esperienza pastorale.
Cardinale Pietro Parolin - Europa
Il secondo italiano "in lista", è il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e inviato speciale del Papa per la guerra in Ucraina. In questa veste Zuppi si è già recato a Kyiv, Mosca, Washington e Pechino. Rappresenta un possibile successore di Papa Francesco, nel caso il gruppo dei "progressisti" individuasse un leader nella sua figura. Zuppi, inoltre, gode, dell’appoggio incondizionato della Comunità di Sant’Egidio.
A sinistra Papa Francesco, il Cardinale Matteo Zuppi sulla destra - Europa
Tra i candidati più quotati c’è anche il tedesco Gerhard Müller, ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, considerato uno dei principali esponenti della corrente all’opposizione di Bergoglio.
In Europa, poi, si fanno largo anche i nomi un terzo italiano, Pierbattista Pizzaballa, del francese Jean-Marc Aveline, il maltese Mario Grec e il portoghese Josè Tolentino de Mendonça.
Cardinale filippino, Luis Antonio Tagle è carismatico e molto amato. Potrebbe rappresentare una svolta per la Chiesa, rendendola più universale e aperta ai cambiamenti globali. Ex arcivescovo di Manila, da diversi anni a Roma dove è Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Tagle vanta una doppia esperienza: quella di pastore nel gigante cattolico dell’Asia, le Filippine, e una lunga permanenza in Vaticano.
Cardinale Luis Antonio Tagle - Asia
Il favorito nel panorama latino, è il il brasiliano Sergio da Rocha, arcivescovo di São Salvador da Bahia. Dal 2023 inserito da Bergoglio anche nel gruppo dei cardinali del C9, l’organismo che coadiuva il pontefice nel governo della Chiesa universale, e il card. Papa Francesco nel 2016 lo ha creato cardinale di Santa Romana Chiesa, assegnandogli il titolo presbiterale di Santa Croce in via Flaminia. Il suo nome è uno dei più probabili per la maggioranza degli appoggi all'interno del conclave del Sud America, con l'unico limite che al momento i progressisti non hanno trovato (a differenza dei tempi di Bergoglio), un leader scelto all'unanimità.
Cardinale De Rocha a sinistra, Papa Francesco sulla destra
Originario della Guinea, Sarah è ex Prefetto della Congregazione per il Culto Divino. La sua esperienza e influenza lo rendono un nome importante nel continente africano. Rappresenta una figura conservatrice di rilievo. È il candidato ufficiale della "fazione" conservatrice ma all'interno del conclave non rappresentano la maggioranza.
Al suo fianco, un altro papabile che arriva dalla Repubblica del Congo è il cardinale Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa. Bensungu ha dato voce agli episcopati africani che si opponevano a Fiducia supplicans, il documento vaticano che apriva alla possibilità di benedire le coppie omosessuali.
Cardinale Robert Sarah - Africa
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