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La parola ai lettori

Non una di meno? Anche qualcuna di troppo. Ecco cosa si dice a Torino (Cronaca) oggi

Le lettere al direttore del 10 marzo 2025

Il 5 per mille ai partiti, via Roma Pedonale: ecco cosa si dice a Torino (Cronaca)

La nota stonata dell'8 marzo

Egregio direttore Monticone. 8 marzo festa di tutte le donne, con una nota stonata della femministe del movimento non una di meno , che come sempre , come tutte le minoranze rumorose si fanno sentire con i loro slogan demenziali. Si limitassero solo a urlare ok ma quando invece imbrattano muri o strade con vernice oppure assaltano supermercati con la scusa di essere filo Israele raggiungono il colpo. Risultato finale una buona causa apprezzabile, viene odiata per colpa del loro comportamento sguaiato.
Cosimo Golia

Io faccio fatica a capire cosa c’entri la bandiera palestinese con l’8 marzo e come si difendano i diritti delle persone tirando vernice addosso alla polizia... Ogni causa, ogni gruppo anche mosso da buon intenzioni ha in sé qualche mela marcia, diciamo. Nel caso delle “Non una di meno”, evidentemente c’è anche “Qualcuna di troppo”
A.Mon.

Buone notizie
Orgogliosi della nostra sanità
Dobbiamo essere orgogliosi di essere torinesi ed italiani, dopo l'eccezionale intervento chirurgico che ha ridato la vista ai due fratelli colpiti da malattia rarissima. L'eccellenza della sanità nazionale ha ancora una volta fatto compiere un passo avanti nella cura di gravi malattie.
Gianluigi De Marchi

Giustizia/1
Il risarcimento ai clandestini?
L’ultima Cassazionata. La Suprema Corte di Cassazione costringerà gli italiani a risarcire i clandestini “prigionieri” di Salvini su una nave. Giustizia da barzelletta.
Il vecchio Tarlo

Giustizia/2
Mattarella è d’accordo?
Caro Direttore, a proposito del risarcimento ai migranti clandestini, di che materiale sia fatto la faccia di certi giudici si può pensare ma non dire per non incorrere in dolorose ritorsioni. Dopo le vicende degli ultimi giorni siamo allibiti dalla bassezza di livello morale raggiunto da queste intoccabili persone che non si accontentano di emettere sentenze che sarebbero assurde persino su Marte, ma hanno il coraggio e la faccia tosta di parlare di ritorsione del Governo se quest’ultimo obbietta alle loro decisioni. Fantascienza! Quello che mi stupisce e mi addolora è l’atteggiamento del nostro esimio Presidente Mattarella il cui pervicace silenzio fa pensare ad una malcelata condivisione di intenti (cosa che peraltro mi rifiuto di credere). Penso che il suo vecchio predecessore, il Picconatore Cossiga, non avrebbe mai accettato e permesso simili porcherie, rimettendo le cose a posto forte della sua legittima autorità.
Renato De Giovannini

Papa Francesco
Il senso vero delle preghiere
Caro direttore, “PAPA FRANCESCO - Il vero senso della preghiera?”, penso di aver trovato questo senso. Ho preso il Nuovo Testamento, “Lettere di Paolo”. Paolo è in prigione a Roma in attesa di giudizio, verrà condannato e, come cittadino romano, verrà decapitato e non crocifisso. In attesa del processo, scrive la “Lettera ai Filippesi”. Capitolo 1 – Desiderio e speranza - versetti dal 21 al 26 - “Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Persuaso di questo, so che rimarrò e continuerò a rimanere in mezzo a tutti voi per il progresso e la gioia della vostra fede, affinché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo Gesù con il mio ritorno fra voi” . Ecco la volontà dei fedeli e di Papa Francesco, secondo me.
Giuseppe Pavese

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