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«Noi italiani facciamo cag*re»: Luciana Litizzetto torna in tv con la sua letterina

La comica torinese scatena polemiche con le sue battute sui militari italiani a "Che tempo che fa"

«Noi italiani facciamo cag*re»: Luciana Litizzetto torna in tv con la sua letterina

Luciana Litizzetto e la sua "letterina" nella puntata del 10 marzo

La recente "letterina" di Luciana Littizzetto a "Che tempo che fa" ha sollevato un polverone. Dopo una pausa forzata a causa di una pancreatite acuta, la comica piemontese è tornata sul piccolo schermo con la sua consueta lettera, sto giro indirizzata a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea. Tuttavia, le sue battute sui militari italiani hanno suscitato reazioni contrastanti, scatenando un dibattito acceso sui social media.

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Durante il suo intervento, Littizzetto ha ironizzato sulla cifra di 800 miliardi di euro approvata dall'Unione Europea per la difesa comune, paragonandola alle spese personali di personaggi pubblici italiani. «Noi italiani non siamo capaci di fare la guerra. Facciamo ca**rissimo». Un commento che ha provocato una pioggia di critiche, con molti telespettatori che hanno percepito le sue parole come un insulto gratuito alle forze armate italiane.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Molti utenti dei social media hanno espresso il loro disappunto. Alcuni hanno ricordato l'articolo 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra come strumento di offesa, mentre altri hanno difeso il curriculum militare del generale Roberto Vannacci, citato dalla comica in modo ironico.



La comica ha proseguito: «Non siamo come Macron che ha già detto: Tranquilli, la bomba atomica la porto io. Se sfogli i libri di storia, sono più le volte in cui abbiamo perso di quelle che abbiamo vinto». E ancora:«Ti faccio vedere uno dei nostri generali», e in video appare Roberto Vannacci in vestaglia da notte. «Uno così a destra e contro i diritti civili che in confronto Putin è Pannella. Capisci che la sicurezza è un'altra cosa? Se c'è da organizzare il torneo di calcetto in caserma, volentieri. Anche per il rancio, abbiamo Cannavacciuolo, Cracco, Bottura, Barbieri. Per la fanfara mandiamo i ragazzi de Il Volo... Ma sull'esercito... Lasciaci perdere eh». 

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