l'editoriale
Cerca
La parola ai lettori
17 Marzo 2025 - 09:30
Dalla pandemia a Putin, ci governano con la paura?
Egregio dottor Monticone, la pandemia ha insegnato ai politici come governare. Già dall’inizio del 2020 quando i primi decreti imponevano alcune limitazioni, dissi che erano prove tecniche di trasmissioni, ovvero come si può governare non con il consenso ma con l’emergenza, adottando provvedimenti scavalcando la democrazia e il Parlamento. Abbiamo tutti subìto questo modo di governare e lo ricordiamo bene. Ora ci risiamo, dopo aver provato che è facile, ecco che vogliono con l’emergenza guerra procedere di conseguenza. Sto parlando dell’Europa che con lo spauracchio di Putin si vuole armare. Certo a stuzzicare il cane poi finisce che morde. Sono anni che foraggiamo la guerra a Kiev.
Una norma di buon senso vorrebbe che quando scoppia un incendio bisogna chiamare i pompieri. Invece noi chiamiamo i piromani che fomentano focolai, per cui l’incendio prosegue aumentando la superficie di azione. Questa situazione avverrà molto presto e tra Putin e la Nato ci sarà uno scontro proprio nel 2025 se tedeschi e francesi non giocassero con la nostra pelle a fare Napoleone e Hitler. I quali a voler stuzzicare l’orso della steppa, ci hanno rimesso le penne. Noi invece che non abbiamo capito niente, ci andiamo dietro, come abbiamo fatto con Napoleone e Hitler. Repubblica Cisalpina con il tricolore nel 1800 e Repubblica di Salò con il tricolore nel 1941. Questa Europa non mi piace, ci porta alla rovina. Altro che tutela e pace. Un treno a 27 vagoni con due locomotive Francia e Germania che trascinano gli altri vagoni verso il baratro. Come un film con Sofia Loren dal titolo Cassandra Crossing, dove un treno senza freni andò a schiantarsi contro il terminale della stazione ferroviaria. Occorre fermare il capotreno Ursula von der Leyen, prima che sia troppo tardi.
Cosimo Golia
Mi pare azzardato paragonare la pandemia al piano di riarmo dell’Europa. Il virus era fra noi, Putin no (o non ancora).
A.Mon.
Guerra
Proviamo a sdrammatizzare
Egregio direttore Monticone, sulla scia dell’attuale, politica internazionale, la Regione Piemonte ha deciso di annettere la provincia di Savona, per avere uno strategico sbocco al mare, per avere la strategica possibilità, sul mercato delle acciughe, per poter fare, la “bagna cauda e il bagnetto” in più il controllo delle sabbie rare. L’intercalare “belin” verrà sostituito da “neh”. L’avamposto dei pensionati piemontesi, su Borghetto Santo Spirito, Spotorno e Varazze, hanno occupato gli uffici postali, al grido di “boja faust”. I Piemontesi.
Osvaldo Bertino
Ritorni
Adesso basta con Massimo D’Alema
Egregio direttore Monticone, c’è una gran brutta novità sulla scena politica: il ritorno di Massimo D’Alema, fra convegni, interviste TV e presentazione di libri. È ritornato! O meglio ha avuto il coraggio di ritornare e lo ha fatto come un fiume in piena! Pensavo che la sua stagione si fosse chiusa dopo lo scandalo dei respiratori senza marchio Ce, dopo la vendita di armi alla Colombia e soprattutto dopo il via libera alla guerra contro la Serbia di Milosevic! Era il 1999, lui era Presidente del Consiglio quando autorizzò l’uso dello spazio aereo italiano per quella guerra! Quella guerra che costò ben 2500 morti civili fra cui 89 bambini! Senza contare le morti ambientali dovute all’uso dell’uranio impoverito. Per tutte queste ragioni io dico basta per favore! Non abbiamo più bisogno di questo signore (???) nei palazzi della politica e soprattutto non abbiamo più bisogno di ricordare il male che ha fatto!
Claudio Cozzani
Lutti
Un ricordo di Pietro Genuardi
Gentile direttore, rattrista molto la notizia della scomparsa di Pietro Genuardi. Molti torinesi l’avevano conosciuto sul set di Centovetrine, facendo la comparsa a San Giusto Canavese, luogo delle riprese. “CentoVetrine” chiuse nel 2016, dopo quindici anni di successi. Poi ultimamente, Pietro entrava nelle case di molti con il suo meraviglioso personaggio: il magazziniere Armando ne “Il Paradiso delle signore”. Ispirava simpatia perché era sempre pronto ad aiutare tutti, a dare dei buoni consigli, era un lavoratore serio, ma nello stesso tempo allegro e divertente. Chi l’ha conosciuto dice che era così anche nella vita. Ottimista fino all’ultimo anche nella malattia. Se ne vanno troppo presto, delle persone che sanno trasmettere davvero qualcosa, anche attraverso lo schermo. Sarà ricordato da molti, e mancherà a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di condividere con lui dei meravigliosi momenti sui set. Tanti miei amici, sui social, lo stanno ricordando proprio per questo motivo. Un pensiero a Pietro, che per molti anni, è stato anche un po’ torinese con “Centovetrine”.
Federica Fulco
Hai un disservizio da segnalare? Vuoi commentare quello che accade in città? Scrivi a TorinoCronaca e al direttore, usando i nostri canali social o l'indirizzo lettere@torinocronaca.it o quello del direttore andrea.monticone@torinocronaca.it oppure scrivi una lettera a TorinoCronaca, via Principe Tommaso 30, 10125 Torino
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..