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Al Forte di Bard lo spettacolo del "Wildlife Photographer of the Year"

In mostra da venerdì 21 marzo gli scatti di uno dei concorsi più prestigiosi al mondo, giunto alla 60esima edizione

Al Forte di Bard lo spettacolo del "Wildlife Photographer of the Year"

“The swarm of life”, lo sciame della vita, una suggestiva immagine catturata nel Cedar Lake

Lo spettacolo della natura, cristallizzato nelle più belle immagini del concorso indetto dal Natural History Museum di Londra, va in scena da venerdì 21 marzo al Forte di Bard. Apre al pubblico venerdì 21 marzo nel Forte aostano la rassegna “Wildlife Photographer of the Year”, 60esima edizione del più importante riconoscimento al mondo per la fotografia naturalistica. Fino al 6 luglio prossimo saranno esposti cento scatti, tra foto vincitrici e finaliste, selezionati tra gli oltre 59 mila, provenienti da 117 paesi del mondo, che hanno partecipato al contest. Una cifra record di candidature mai registrata prima.

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Fotografo naturalista del 2024 è stato designato il fotoreporter canadese Shane Gross, premiato per il suo “The swarm of life”, lo sciame della vita, una suggestiva immagine catturata nel Cedar Lake sull’isola di Vancouver, nella Columbia Britannica, che ritrae uno sciame di girini di rospo. Ad affascinare la giuria, ha detto il presidente Katty Moran, «un mix di luce, energia e connettività tra l’ambiente e i girini». Al tedesco Alexis Tinker-Tsavalas è andato il premio “Young Wildlife Photographer of the Year 2024” per il suo “Life Under Dead Wood”. Due i nomi italiani che compaiono nella lista vincente: Fortunato Gatto, per la categoria “Piante e funghi” con lo scatto “Old Man of the Glen” (e con menzione d’onore nella stessa categoria per “High tide indicator” e “A carpet of woods”) e Filippo Carugati che ha ricevuto la Menzione d’onore nella categoria “Subacquee” con lo scatto “Green, thin and rare to see”.

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In occasione dei 60 anni del concorso è stato, inoltre, introdotto il premio Impact Award, una storia di speranza e di cambiamento positivo. L’Adult Impact Award è stato assegnato al fotografo australiano Jannico Kelk per Hope for the Ninu, mentre Liwia Pawłowska dalla Polonia si è aggiudicata il Young Impact Award per “Recording by Hand”.

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