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Nera
18 Maggio 2025 - 21:00
Immagine di repertorio
È stato rinviato a giudizio l’uomo alla guida della Fiat Punto protagonista di un inseguimento con incidenti avvenuto nel febbraio 2023 tra Canelli (AT) e Santo Stefano Belbo (CN). L’episodio, che ha avuto origine da un controllo delle forze dell’ordine nell’Astigiano, ha coinvolto anche una seconda persona, la passeggera del veicolo, già condannata a 160 giorni di lavori di pubblica utilità.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il conducente non si sarebbe fermato all’alt imposto da una pattuglia durante un controllo stradale, fuggendo in direzione della provincia di Cuneo. Durante la fuga avrebbe adottato manovre pericolose, speronato un’auto dei carabinieri nel tentativo di eludere il blocco e tamponato una Lancia Y, con a bordo una donna in stato di gravidanza, che ha riportato lesioni giudicate guaribili in sette giorni.
L’uomo è ora chiamato a rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, omissione di soccorso e lesioni personali colpose. Le accuse derivano sia dall’evidente condotta elusiva durante il controllo, sia dall’impatto con il veicolo della donna incinta, cui non ha prestato assistenza dopo l’urto. La pattuglia danneggiata nel tentativo di fermare l’auto in fuga ha fornito testimonianze e documentazione utili a supportare il quadro accusatorio.
La compagna del conducente, presente a bordo durante l’inseguimento, è stata invece perseguita separatamente per simulazione di reato. Il giorno successivo ai fatti si era recata presso una stazione dei Carabinieri per denunciare il presunto furto della Fiat Punto, con l’obiettivo – secondo l’accusa – di depistare le indagini. Per questo comportamento è stata condannata a una pena alternativa con lavori di pubblica utilità.
Il caso ha richiesto l'intervento della Procura competente per valutare l’effettiva gravità dei reati contestati. L’istruttoria ha portato al rinvio a giudizio del conducente, che dovrà ora comparire in tribunale per rispondere dei reati a lui attribuiti. Il processo rappresenterà anche l’occasione per chiarire le dinamiche precise dell’evento e le eventuali responsabilità aggravate dalla presenza di feriti e da manovre potenzialmente lesive della sicurezza pubblica.
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