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tutela degli animali
01 Luglio 2025 - 17:47
È ufficiale: la Legge Brambilla per la tutela degli animali entra oggi, 1 luglio 2025, in vigore, segnando un punto di svolta epocale nella legislazione italiana. Con l’approvazione definitiva del Parlamento, gli animali non sono più considerati solo oggetti da tutelare per rispetto al “sentimento umano”, ma diventano soggetti giuridici titolari di diritti propri, protetti direttamente dalla legge. «Una riforma storica che l’Italia attendeva da oltre vent’anni» ha dichiarato la deputata Michela Vittoria Brambilla, promotrice della legge e presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali. «Abbiamo compiuto un vero ribaltamento culturale: oggi la tutela degli animali è centrale, concreta, e sostenuta da un impianto sanzionatorio severo».
Il cuore della riforma è l’inasprimento delle pene per chi maltratta, abbandona o uccide animali. Le nuove disposizioni prevedono:
Una delle novità più significative è il riconoscimento degli animali come esseri senzienti con diritti propri. Vengono modificati il Codice Penale e quello di Procedura Penale: l’obiettivo non è più solo la salvaguardia del sentimento umano, ma la tutela diretta dell’animale in quanto tale. Questo principio si applica a tutti gli animali, non solo ai domestici: cani, gatti, fauna selvatica, animali esotici e da allevamento.
Particolare attenzione è riservata al traffico illegale di cuccioli: chi commercia animali senza autorizzazione rischia fino a 18 mesi di carcere e multe fino a 30.000 euro. Una misura pensata per contrastare il mercato nero e proteggere gli animali da maltrattamenti e malattie.
Introdotto anche il divieto di abbattere animali coinvolti in procedimenti giudiziari: dovranno essere custoditi fino alla conclusione dei processi, a tutela della loro integrità.
La nuova legge rafforza anche la protezione della fauna selvatica: per chi uccide, cattura o detiene illegalmente animali protetti, la pena può arrivare a un anno di carcere e 8.000 euro di multa. Obiettivo: combattere i traffici illeciti e la caccia illegale, e difendere la biodiversità. E nonostante le resistenze e l’opposizione politica, questa è da considerarsi una vittoria per tutti, e non solo per chi ama gli animali, ma per un Paese che sceglie di difendere i più vulnerabili e riconoscere la loro dignità.
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