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In un borgo di montagna la prima nascita dopo 37 anni: il piccolo Noah riporta la vita a Chiappera

Nella frazione di Acceglio, in valle Maira, vivevano solo cinque persone. La nascita di Noah è un "piccolo miracolo"

In un borgo di montagna la prima nascita dopo 37 anni: il piccolo Noah riporta la vita a Chiappera

Dopo quasi quarant’anni di silenzio, un fiocco azzurro è tornato a sventolare su una casa della borgata Chiappera, frazione di Acceglio, in alta Valle Maira. Qui, dove vivevano appena cinque persone, tutte della stessa famiglia, il 29 luglio è nato Noah Mandrile, primogenito di Marzia Fenoli e Roberto Mandrile, rispettivamente 40 e 45 anni. Un evento che è diventato subito simbolo di speranza, in un luogo che da tempo combatte lo spopolamento. L’ultimo bambino nato a Chiappera risaliva al 1988: era Fabrizio Fenoli, fratello di Marzia e zio del piccolo Noah. Il nome del neonato non è casuale: rimanda a Noè, l'uomo che costruì l’arca per salvare gli animali dal diluvio. La mamma lo ha scelto come simbolo di salvezza e rinascita.

I genitori di Noah da anni portano avanti “La Provenzale”, una realtà agricola e ricettiva che comprende un allevamento, un agriturismo con B&B e lo storico Bar Maria, da sempre punto di ritrovo della comunità.
Il bimbo è nato all’ospedale Santa Croce di Cuneo, pesava 2,685 grammi, piccolo ma in salute. “Un piccolo miracolo”, raccontano i genitori, spiegando che Marzia ha superato in passato problemi di salute che avrebbero potuto mettere a rischio la gravidanza.

La famiglia ha scelto ora di restare a vivere a Chiappera tutto l’anno. Una decisione non facile, che ha richiesto investimenti e sacrifici: è stata costruita una nuova stalla per affrontare i mesi freddi e proseguire l’attività agricola anche sotto la neve. “Sappiamo che non sarà semplice”, ammettono. “La scuola più vicina è a Prazzo, a 15 km. La farmacia apre due volte a settimana, come l’ambulatorio medico. E poi c’è il freddo, bisogna essere attrezzati. Ma ci crediamo”.
Noah crescerà senza molte delle comodità dei bambini di città, ma circondato da pascoli, silenzi, e un paesaggio unico. “Certo, gli mancheranno alcune cose. Ma la montagna gli regalerà molto di più”, dicono mamma e papà. “Noi gli daremo la libertà di scegliere: che viva qui o altrove, l’importante è che sia felice”.

Anche il sindaco di Acceglio, Giovanni Caranzano, ha commentato con entusiasmo la nascita: “È sempre una gioia quando nasce un bambino, soprattutto in un comune come il nostro, dove la popolazione è piccola e l’età media alta. Con Noah, sono tre i nuovi nati nel 2025: siamo 155 residenti in tutto. Ogni nuova nascita è linfa vitale, un segnale di futuro”.
Il messaggio è arrivato anche a Torino, dove Alberto Cirio, ha voluto celebrare la notizia con un post su Instagram: “Una nascita che testimonia l’amore per la montagna e la volontà di costruire futuro nel cuore delle nostre valli.”

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