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Sulle barricate con la fionda

vladimir putin dp

Vladimir Putin (foto: Depositphotos)

Venti di guerra. E non solo dopo le parole di Putin e il rumore sordo dei carri armati che sono entrati nelle Repubbliche separatiste filorusse di Lugansk e di Donetsk, di fatto violando il territorio ucraino. Già perché esiste anche un’economia di guerra, e la stiamo vivendo anche noi, assediati come siamo dai prezzi pazzi dell’energia che ci ha fatto scoprire tutta la fragilità italiana in materia di politiche energetiche. Che tocca le famiglie, le imprese, gli artigiani. Chi lavora il ferro e chi fa il pane, le massaie a cui spetta l’onere di apparecchiare la tavola e gli imprenditori che spengono i forni perché costa più produrre che stare chiusi. In un clima che non aiuta a stare sereni dopo due anni di pandemia, l’inflazione che corre come un centometrista verso i 2 punti al mese, gli speculatori che raddoppiano i loro proventi, il gas che sfiora il 100 per cento di aumento e i telegiornali che la notte scorsa facevano scorrere le immagini dei mezzi corazzati mentre violavano i confini del Donbass. C’è da perderci la testa in questo combinato disposto di pandemia e di povertà annunciata. Che esiste già tra le fasce più deboli, che si annuncia colpendoci nelle nostre case che diventano più fredde, nel caro prezzi che assedia i banchi dei mercati. Guerra economica? Le parole hanno un peso, e spaventano nelle chiacchiere che si fanno in famiglia o al bar, e che possono ammutolire gli amministratori comunali seduti ad ascoltare le parole del Ceo di Iren Energia che spiega come in una situazione così grave non vi sia un paracadute (leggi sgravio fiscale) per il teleriscaldamento che a Torino tocca il 70% delle famiglie. Colpendo duro chi ha meno e spingendo il Gruppo a studiare un bonus che aiuti almeno le famiglie più fragili. Siamo al primo capitolo di una vicenda tutta da vivere, ove le uniche soluzioni pare siano quelle dei ristori governativi o dei bonus. Come dire che sulle barricate della vita ci andiamo con la fionda.

beppe.fossati@cronacaqui.it
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