Cerca

Oggi finisce una dinastia

agnelli dp juve

Andrea Agnelli (Depositphotos)

È finita un’era. E da oggi nulla sarà più come prima per la Juventus che con il nuovo consiglio di amministrazione cambia pelle e si prepara ad affrontare insieme alle sfide sportive una lunga stagione di inchieste e processi. Si conclude con le dimissioni di Andrea Agnelli un ciclo storico che ha avuto nell’Avvocato il periodo di maggior fulgore. E si incrina il legame con la Famiglia, con chi va in campo con una maglia gloriosa, con i tifosi sempre più confusi, ma in qualche modo anche con la città dove la Juventus è sempre stata una costola della fabbrica utile ad unire le glorie dello sport con il mondo operaio. Ora sorprende, l’addio dell’ultimo Agnelli che se ne va non soltanto dalla guida della Juventus ma anche da Exor e da Stellantis, ossia dalla finanza e dall’industria, con quelle parole ripetute due volte (“È una mia decisione personale”) che non convincono appieno. E che di fatto determinano una vera successione. Quella dagli Agnelli agli Elkann, ormai veri dominus dell’impero dell’Avvocato. Riguardando le date salienti della storia della dinastia si capisce quanto deve essere stato difficile il passo indietro di Andrea proprio ora, nell’anno in cui si celebra il centenario della proprietà della sua famiglia, cominciata nel 1923 con la presidenza di Edoardo Agnelli. Da oggi tutto questo è il passato. E le dimissioni sembrano la formalizzazione di qualcosa che stava già nei fatti, ancora prima di quel buco di bilancio che ha fatto scandalo, del mercato delle plusvalenze, dei debiti milionari con un campione come Ronaldo. Arrivano nomi nuovi come Gianluca Ferrero, eletto presidente e Maurizio Scanavino nuovo ad. Uomini di finanza (e di fiducia per il Patron) che dovranno tirare fuori la Juventus dal pantano, anche se molto dipenderà dalle decisioni dei giudici, compresi quelli sportivi.

beppe.fossati@cronacaqui.it
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.