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IL BORGHESE

Fumettone
di agosto

Leggi il commento di Beppe Fossati

Fumettone di agosto

Fumettone di agosto

Un romanzo di fine agosto. Di quelli che una volta finivano per diventare un film. Perché ci sono tutti gli ingredienti per una storia avvincente. Persino il finale, quasi da brivido. C’è Cristina, una donna bella, elegante e con tanta voglia di vivere, c’è Massimo, un finanziere ricco sfondato e un po’ più vecchio di lei, ville da favola, viaggi esotici, patrimoni e aziende. E sullo sfondo c’è Torino. Non quella solita che raccontiamo tra posti di lavoro che mancano sempre di più e caro prezzi di frutta e verdura anche al mercato, ma quella che sta su, che abita in centro e in collina e che viaggia in Porsche e Maserati. Dove anche all’amore, specie quando si mescola all’interesse, riserva il massimo: dall’anello di fidanzamento che apparteneva alla madre del futuro sposo, allo champagne millesimato, alla musica fronte parco secolare davanti agli amici che rappresentano qualcosa in questa città. Fino ad un quasi poetico “mia cara Cristina ti faccio il dono della libertà” per raccontare a tutti di essere cornuto. E consapevole di esserlo a tal punto da rivelare le professioni degli amanti che, in quel piccolo circolo di potenti, equivale a pronunciare nomi e cognomi. Uno scandalo. O una liberazione?
«Non potevo fare altro – si giustifica Massimo – dovevo difendere la mia reputazione». Viene da chiedersi se Cristina restituirà l’anello che le era stato dato come pegno. O se invece farà semplicemente causa per lo sputtanamento totale di fronte ad amici, dipendenti e, forse, futuri elettori.


Vi viene in mente il film “La donna della domenica”? Beh, secondo me c’entra poco. Come quella favoletta sulla nostra riservatezza che è sempre stata tradita dal pettegolezzo che ha reso famosi certi salotti bene. Dalla contessa tale, alla presidente di banca talaltra, per non fare nomi di chi non c’è più. E restare in tempi passati. Come quel film, come gli scritti di Fruttero e Lucentini che hanno dipinto una Torino che non c’è. E non c’è (forse) mai stata.
Come finirà? Leggendo i risultati del nostro sondaggio che assolvono Massimo alla grande e colpevolizzano lei (la femmina che tradisce, diceva una nobildonna a cui la mia mamma cuciva i vestiti, ha sempre torto. Non siamo mica a Parigi…) questa domanda sul futuro della coppia non se la fanno. E poi è Ferragosto: Massimo è ad Alassio, t-shirt nera e pantaloncini grigi, lei è già in montagna, con hot pant sancratissimi e i suoi due cani. E le corna? Beh, si sa in certi ambienti si sopportano meglio che altrove. E i pettegolezzi prima o poi finiranno. Anzi, oltre alla bellezza e al denaro subentrerà la curiosità. Massimo e Cristina, pardon Cristina e Massimo, torneranno ad essere felici. La sceneggiatura dei loro futuri amori si sta per scrivere.

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