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IL BORGHESE
21 Agosto 2023 - 06:30
Tutti d’accordo nello stangare
Ci era sembrata utile alla città e alla Regione la concordia istituzionale tra Alberto Cirio e Stefano Lo Russo, almeno sui grandi temi. Un “fidanzamento” apprezzato anche dal Presidente Mattarella nella sua ultima visita a Torino. Ma evidentemente un conto sono le comparsate pubbliche, i sorrisi e le strette di mano (tagli dei nastri compresi) e un altro è trovare unità di intenti sui provvedimenti che incidono sulle famiglie, sul lavoro e sulla nostra economia. Quella spicciola, troppo spesso trascurata, di artigiani, piccole imprese, commercianti e commessi. Mi riferisco in particolare alla mobilità che andrebbe incentiva proprio mentre arriva il blocco degli diesel Euro 5, che va a completare la lunga schiera delle auto considerate inquinanti. E che dal 15 settembre dovranno restare in strada o in garage, fino al prossimo aprile. Trecentomila auto e furgoni, più o meno vecchi ma che rappresentano il 40% delle quattroruote a Torino e in tutto il Piemonte. Un provvedimento silente, fino all’altro ieri, che oggi suona come uno schiaffo a chi lavora, porta i figli a scuola e non ha i quattrini per cambiare l’auto. Che concordia è aumentare il prezzo dei bus a 2 euro pochi mesi fa mentre già sapevano i due fidanzati che sarebbe arrivata la mazzata del blocco? Perché la concordia non ha prodotto un piano, un progetto condiviso? O almeno una ideuzza? La risposta sta forse nel fatto che era troppo complicato trovare incentivi per evitare che nei guai finissero sempre i cittadini? Immagino incentivi veri, con sconti sui mezzi pubblici, finanziamenti a zero interessi per la sostituzione almeno dei mezzi da lavoro; e ancora ipotesi di navette in accordo con aziende o associazioni. L’unico suggerimento, leggo, riguarda le piste ciclabili. Che sono piene di buche...
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