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IL BORGHESE

Le bugie di Tavares
penalizzano Torino

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

Le bugie di Tavares penalizzano Torino

Le bugie di Tavares penalizzano Torino

Le bugie hanno le gambe corte. Un vecchio proverbio che resta purtroppo attualissimo anche in questi giorni di grande tensione dopo che l’amministratore delegato di Stellantis, Carlo Tavares ha annunciato nuovi tagli di personale a Mirafiori e a Pomigliano definendo queste fabbriche “le più fragili d’Italia” se il governo non provvederà a forti incentivi per sostenere il rilancio delle vendite, specie dei modelli elettrici. Facendo intendere che l’auto non tira più, che il mercato non risponde e soprattutto non c’è alcuna necessità di aumentare la produzione. Bugia, caro Tavares, bugia grossa come una casa.


E non lo diciamo noi, ma l’Anfia, (Associazione nazionale filiera italiana automobilistica) che nello scorso mese di gennaio ha registrato a Torino 11.541 nuove immatricolazioni con un incremento del 117,6 per cento rispetto al gennaio 2023. Un vero e proprio boom che si è ripetuto in tutto il Piemonte con il 30,9% di nuovi acquisti. E non basta: l’incremento delle immatricolazioni registrato a Torino è risultato 10 volte superiore alla media italiana. Confrontando i dati reali del mercato con le minacce di Stellantis c’è da chiedersi se il progetto di Tavares non si limita al ricatto sugli incentivi gobernatici oppure se esiste un progetto di svuotamento della nostra capacità produttiva nazionale e di Mirafiori in particolare, in favore di altre fabbriche e di altri Paesi. Ma soprattutto, sempre dall’analisi dei dati relativi ai modelli con maggiore successo sul mercato, viene fa chiedersi quanto ai franco-portoghesi a cui Elkann ha svenduto l’azienda del nonno, giovi penalizzare Mirafiori visto che il Gruppo ha il 49% del mercato, con la Panda che resta il modello più venduto, seguito da Lancia Ypsilon e 500 ibrida. Un mistero tutto da svelare.

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