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La crisi di Mirafiori

Dalla Maserati alla nuova Fiat 500: ecco tutto quello che (non) ha detto Stellantis

Il piano per la berlina di lusso nel 2028 e gli sviluppi del Green Campus per software e ingegneria

Dalla Maserati alla nuova Fiat 500: ecco tutto quello che (non) ha detto Stellantis

L’ultima volta che il suo “ambasciatore” aveva parlato con esponenti politici, peraltro fornendo buone notizie e rassicurazioni, Carlos Tavares ceo di Stellantis annunciava investimenti miliardari dall’altra parte del mondo. Dunque, anche stavolta ci si aspettava qualcosa del genere. Soprattutto perché ha disertato l’incontro al Mimit su Mirafiori (come aveva già fatto per Melfi), preferendo intervenire al Freedom Mobility Forum organizzato on line proprio da Stellantis. Snobba dunque l’Italia?

Il sospetto viene, dal momento che delle università chiamate a partecipare nessuna è italiana: una francese - ovvio -, una americana e una del Marocco, ossia dove stanno realizzando il nuovo polo industriale. «Preferiamo non essere presenti se ci sono candidati», recita la policy aziendale, riguardo il Mimit. Però diciamo pure che il momento valeva uno strappo alla regola.

In ogni caso, dopo l’incontro al Mimit sappiamo qualcosa in più sul destino di Mirafiori: anzi, non sappiamo. Perché ciò che è stato annunciato è ancora una piccola parte di quelli che sono i piani di Stellantis e di ciò che servirebbe allo stabilimento. Partiamo dalla notizia più eclatante: la Maserati Quattroporte arriverà a Mirafiori, entro giugno. E qui, analizziamo bene: da giugno partono i lavori per elettrificare - per così dire - le linee produttive Maserati. Dalla GranTurismo alla GranCabrio - in arrivo nel 2025 - fino alla futura Quattroporte saranno tutte parte del progetto Folgore, come la supercar concept del Tridente. Ma quando? Per allestire una nuova linea ci vuole del tempo e i lavoratori Maserati sono in contratto di solidarietà fino al termine dell’anno. Inoltre, quanti volumi si pensa che valgano le tre fuoriserie?

Davide Mele, capo del Corporate Affairs del Gruppo, “ambasciatore”, ha ammesso che il calo delle vendite di Maserati è legato al crollo del mercato cinese. E quanto alla Quattroporte, non era già stata promessa e poi ritirata? Lui ammette: «Arriverà nel 2028 e rivoluzionerà il concetto di lusso. Ci siamo accorti che il mercato cambia in fretta e abbiamo analizzato il boom di suv e crossover». Dunque, la Quattroporte BEV sarà una via di mezzo?

A parte questo, Mele ha ribadito che prevedono di alzare - ma in che modo? solo contando sugli incentivi? - la produzione di 500e «che sarà solo in Italia». Dunque in Algeria si farà esclusivamente l’ibrida? Quella stessa che si pensava servisse per Mirafiori? E c’è ancora il capitolo Leapomotor, prima accostata a Mirafiori, poi a Tychy in Polonia. «Non è stato ancora deciso» è la risposta.

Dunque, qual è il fatto concreto sul piatto? Cosa c’è nel piano da 240 milioni Mirafiori Automotive Park? Il Gruppo con Urso ha parlato del nuovo reparto per i cambi delle vetture Bev - nelle ex Meccaniche - che presenterà a breve un incremento, sia in termini produttivi sia di personale. Poi, il Battery Tecnology Center, l’hub del riciclo e soprattutto il Green Campus: «A breve, un primo step dell’avvio dei lavori sarà già visibile sul fronte del software e dell’ingegneria». Perché, è stato detto, tutte le prossime vetture saranno pensate e disegnate in Italia. Torino dovrà posare la chiave inglese e impugnare solo la matita?a. Torino dovrà posare la chiave inglese e impugnare solo la matita?

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