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Il Borghese
20 Settembre 2025 - 05:50
Il dado è tratto? Sono stati i caccia italiani a intercettare i Mig russi che avevano invaso lo spazio aereo dell’Estonia. Gli F35 sono stati fatti decollare su ordine Nato. Cosa è successo, quindi, ieri pomeriggio, nei cieli europei?
I Mig-31 sono stati avvisati mentre violavano lo spazio aereo dell’Estonia, poco sopra l’isola di Vaindloo nel golfo di Finlandia. A quanto si sa, la loro rotta era in direzione della capitale estone Tallinn. Uno sconfinamento, a transponder spenti, durato una dozzina di minuti, ma più che sufficienti per innescare la reazione della Nato. Che appunto ha dato l’ordine di decollo agli F35 italiani del 32° stormo, di base ad Amari, in Estonia, impegnati in una missione Nato di Air Policing, sicurezza dei cieli.
Già un mese fa, sempre due caccia italiani avevano intercettato e identificato un Antonov An-12 russo che volava sopra il Mar Baltico con il transponder spento.
Una provocazione russa, si è detto. Violazioni degli spazi aerei europei ripetute nel giro di pochi giorni. Continui segnali di come la Russia stia tastando il polso dell’Europa. Da cui, infatti, è arrivata la risposta da parte della presidente Ursula von der Leyen: «Risponderemo con determinazione a ogni provocazione, intestendo in un rafforzamento del fianco orientale. Con l’intensificarsi delle minacce, aumenterà anche la nostra pressione. Invito i leader della UE ad approvare rapidamente il nostro diciannovesimo pacchetto di sanzioni».
Quali sono gli scenari per il futuro, dunque? Difficile analizzarli, comprenderli. Certo è chiaro che l’Italia è più che mai già attiva in questi scenari di guerra - perché di questo si tratta - e che la capacità diplomatica, per non dire persuasiva, dei leader europei, “Volenterosi” compresi, è ridotta davvero al lumicino.
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