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Fino a 1.000 euro detraibili per ogni figlio: il Bonus Musica fa cantare (di gioia) le famiglie

Requisiti, limiti di reddito e modalità di richiesta: tutto ciò che devi sapere

Fino a 1.000 euro detraibili per ogni figlio: il Bonus Musica fa cantare (di gioia) le famiglie

Il Bonus Musica torna anche nel 2025 e resta una manna dal cielo per chi vuole dare ai propri figli un’educazione musicale senza gravare troppo sul bilancio familiare. La detrazione fiscale del 19% sulle spese di iscrizione e abbonamento a scuole di musica riconosciute continua a essere un’ottima opportunità per chi rientra nei parametri richiesti. Ecco tutto quello che c'è da sapere su chi può ottenerlo e come funziona.

La normativa prevede che la detrazione sia applicabile a tutti quei genitori che abbiano figli tra i 5 e i 18 anni iscritti a conservatori, istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Afam), scuole musicali riconosciute a livello regionale, bande e cori accreditati. L’importo massimo detraibile è di 1.000 euro per ogni figlio, con un risparmio effettivo fino a 190 euro per famiglia. Tuttavia, per accedere al beneficio bisogna rispettare alcune condizioni stringenti.

Il primo requisito fondamentale è che il reddito complessivo del nucleo familiare non superi i 36.000 euro annui nel 2024. Inoltre, le spese devono essere sostenute esclusivamente attraverso pagamenti tracciabili: bonifico bancario, versamento postale, assegni (bancari o circolari) e carte di credito, debito o prepagate. I pagamenti in contanti, anche se accompagnati da ricevuta, non permettono di accedere alla detrazione. Un dettaglio importante è che, sebbene siano di solito i genitori a coprire le spese, anche un minore economicamente indipendente può beneficiare della detrazione presentando la propria dichiarazione dei redditi.

Dal punto di vista pratico, ottenere la detrazione è semplice: non serve presentare alcuna domanda, basta inserire le spese nella dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello 730 o il Modello Redditi. I documenti da conservare includono le ricevute di pagamento e l’attestazione dell’istituto musicale.

Facciamo un esempio concreto: un genitore con un figlio iscritto a una scuola di musica legalmente riconosciuta può scaricare il 19% delle spese sostenute. Se la retta annua è di 500 euro, la detrazione sarà di 95 euro; per una spesa di 750 euro, il risparmio sarà di 142,50 euro; con una spesa di 1.000 euro si arriva al massimo detraibile di 190 euro.

Un chiarimento importante arriva dall’Agenzia delle Entrate: il reddito di riferimento per il limite di 36.000 euro è quello dell’intero nucleo familiare e non solo del contribuente che sostiene la spesa. Inoltre, la detrazione può essere ripartita tra entrambi i genitori, a patto che rispettino i requisiti previsti. Se un figlio compie 18 anni nel corso dell’anno, mantiene comunque il diritto alla detrazione, purché fosse minorenne anche solo per una parte dell’anno fiscale.

Per chi intende richiedere la detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi, la spesa va indicata nel quadro Rp del Modello Redditi Pf o nel quadro E del Modello 730, utilizzando il codice 45 nei righi da Rp8 a Rp13 o da E8 a E10, a seconda del modello utilizzato.

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