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Università, il rettore promette: «Tasse sotto i mille euro»

rettore stefano geuna

Risorse, edilizia e unità. Sono le tre parole chiave scelte ieri dal rettore Stefano Geuna in occasione dell’inaugurazione del 618esimo anno accademico dell’Università di Torino a cui hanno partecipato anche il sindaco Lo Russo e la ministra Messa, collegata in video. Nel programma presentato da Geuna spicca la volontà di continuare con il taglio delle tasse e di aumentare la spesa da destinare a nuovi spazi per studenti, didattica e ricerca, in ottica europea.

«GIU' LE TASSE» Uno dei cavalli vincenti su cui il rettore ha sempre puntato fin dal suo insediamento è stato quello della riduzione delle tasse universitarie. «Stiamo ragionando di abbassare le tasse sotto i mille euro medi pro capite - ha spiegato Gauna -, prima del mio arrivo si pagava 1.100 e adesso siamo a 1.040 euro, a conferma che siamo una delle università del nord con la contribuzione più bassa. Scendere sotto i mille euro evidenzia la volontà di andare incontro agli studenti».

UNITO AL RADDOPPIO Tra le priorità dell’Università, espresse dal rettore c’è anche quella di dare più spazio agli studenti, reduci da una lunga pandemia. «Il progetto Re-Inventing UniTo: 100 milioni di euro che cofinanzieremo grazie a fondi Pnrr, prevede miglioramento degli spazi esistenti, cardine principale sono gli studenti e la realizzazione di spazi per loro - ha sottolineato Geuna -. Vogliamo, in un medio-lungo termine, raddoppiare questi 100 milioni, grazie ad altre risorse, definendo un piano complessivo di 200 milioni di euro, che in 5-10 anni rinnoverà completamente il patrimonio edilizio dell’Università composto da circa 120 sedi». Il rettore di UniTo ha ricordato anche «il raddoppio dei fondi per la ricerca locale a 10 milioni». E ha poi posto l’attenzione sul problema della carenza di posti letto pubblici per universitari a Torino. «Viviamo una situazione drammatica in tal senso, ma Edisu ha in cantiere il raddoppio dei posti letto in vista delle Universiadi».

«CRESCERE ANCORA» L’intento dell’ateneo, abbassando le tasse, sembra essere quello di aumentare il numero degli studenti iscritti che ora sono 82mila. Lo ha confermato anche il direttore generale di UniTo, Andrea Silvestri: «Abbiamo bisogno di crescere come numeri per raggiungere i grandi atenei italiani ed europei».

UNIVERSITA' EUROPEA A tal proposito continua il progetto “Unita” che punta a costruire una grande università europea guidata da UniTo che prevede scambi e collaborazioni con sei atenei in Francia, Spagna, Portogallo e Romania. A questi se ne sono aggiunti recentemente altri quattro, tra cui l’università di Brescia. «Il progetto va avanti benissimo - ha detto Geuna -, la prospettiva temporale del progetto si è allungata da 5 a 9 anni e il finanziamento è quadruplicato rispetto ai fondi stabiliti inizialmente: per i prossimi 6 anni possiamo ambire a un finanziamento che potrà superare i 25 milioni di euro».

Sul tema dell’Europa è intervenuta anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, collegatasi in videoconferenza: «Abbiamo scelto di stare con l’Europa e solo stando insieme possiamo affrontare una guerra così devastante. Abbiamo condiviso i valori della persona e lo dimostra l’ospitalità che offriamo ai rifugiati. Con l’Europa la ricerca è tornata al centro, grazie ai fondi della Next Generation Eu, grandi risorse che l’Università di Torino saprà utilizzare al meglio».

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