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Agonia Mazda Palace. Il tempio dei concerti depredato e in rovina

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Un altro gigante abban­donato nel degrado, a due passi dal faraonico e avve­niristico Juventus Sta­dium. Ferito e lasciato in agonia alle porte della cit­tà, nel più totale disinteres­se di chi gli ha preferito altri spazi in cui dirottare grandi concerti e eventi in­ternazionali. Dei 16 miliar­di investiti dal Gruppo To­gni nel 1994 per costruire quello che all'epoca era il PalaStampa, poi Mazda Pa­lace e PalaTorino fino al 2011, non resta che l'amaro in bocca di chi oggi lo gesti­sce per conto del Comune di Torino, ancora proprie­tario dell'immobile secon­do quanto convenuto alla nascita di uno dei più im­portanti palazzetti per la musica in città. Il conten­zioso nato dopo la costru­zione del PalaOlimpico e la nascita dell'Arena Rock, costata 7 milioni di euro senza che se ne vedessero i frutti, hanno segnato le tappe di un lento declino che è perfettamente visibi­le anche dall'esterno.

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