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Elezioni, Damilano in vantaggio. E Lo Russo vince al ballottaggio

Sondaggio
Le elezioni si avvicinano e i due maggiori concorrenti in gara per la poltrona da sindaco promettono di darsi battaglia fino all’ultimo voto. Secondo un sondaggio commissionato dal comitato elettorale del candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo a Swg, su un campione di 1.600 torinesi, la destra è in vantaggio. Il candidato Paolo Damilano, imprenditore del vino e delle acque minerali, batterebbe l’avversario del centrosinistra, sia sul piano della notorietà (48 a 45) che su quello del gradimento (51 a 46). Ma attenzione, in caso di ballottaggio la situazione si ribalterebbe in favore di Lo Russo (52 a 48).

Il condizionale è d’obbligo, data l’entità limitata del campione preso in analisi e se si considera che il 39% degli intervistati ha dichiarato di non conoscere nessuno dei candidati sindaci proposti dal sondaggio. Il 22% poi si è detto al momento indeciso su chi votare. «Metà degli elettori indecisi non conosce i candidati» si legge nel sondaggio. Segno che la partita è ancora aperta. Tanto più se si considera che partiti come Azione e Italia Viva non hanno ancora fatto una scelta di campo netta e che i Cinque Stelle non hanno incoronato il loro candidato.

Nel sondaggio viene testata la capogruppo dei pentastellati in Sala Rossa, Valentina Sganga, che porta a casa 26 punti per notorietà e 27 per gradimento. È in quest’ultima categoria che Damilano spicca maggiormente, staccando di 5 punti l’avversario Lo Russo. Guardando poi alle preferenze espresse dagli intervistati, il patron del Barolo raccoglie il consenso su una forbice di elettori che va dal 42 al 46%. Segue Lo Russo con 41-45 punti percentuali. Chiude Sganga con una previsione compresa tra il 6 e il 10%.

In caso di ballottaggio la situazione si ribalterebbe in favore di Lo Russo, «in quanto raccoglierebbe più voti rispetto a Damilano dagli elettori di Sganga, dagli elettori degli altri candidati e dagli indecisi», che in questo scenario si attestano al 20%. Al momento, le liste del centrodestra sarebbero in vantaggio rispetto alle concorrenti (43 a 41). Il Pd resta il primo partito cittadino, con 30,5%, ma è considerevole notare come la Lega ferma al 5,8% nel 2016, oggi registri una previsione del 21,5%. Fratelli d’Italia passa poi da 1,5% a 11. Raddoppia anche Forza Italia. «Se Italia Viva e Azione rientrassero in coalizione con il centrosinistra ci potrebbe essere un nuovo sorpasso» avvertono gli analisti.
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