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Appendino striglia i candidati: «Basta ambiguità sui vaccini»

Candidati
Non ha dubbi la sindaca Chiara Appendino sulla bontà di rendere obbligatorio il Green Pass, onde evitare nuove chiusure il prossimo autunno. «Non è una limitazione della libertà, ma un ampliamento. Non è una forma di chiusura, ma di riapertura che altrimenti non sarebbe possibile» spiega la prima cittadina uscente e invita i candidati in gara per la poltrona da sindaco a essere altrettanto chiari. «Basta ambiguità, basta ricerca del consenso - tuona Appendino -. Siamo di fronte a una sfida che deve vederci uniti, fino alla vittoria».

Il primo a dire sì al Green Pass e a condannare la manifestazione “No Paura Day”, che si è consumata giovedì sera in piazza Castello, è il candidato del centrosinistra, Stefano Lo Russo (Pd). « L’Italia deve ripartire e questo è possibile solo se la campagna vaccinale procede e tutti ci proteggiamo. Per questo mi sono vaccinato convinto e fiducioso verso la sanità pubblica. Quale libertà è mettere in pericolo se stessi, le persone più fragili e rallentare, se non compromettere, la piena ripresa alla vita sociale ed economica?» domanda e prosegue: «La libertà è consegnata dalla scienza e dal vaccino. È da irresponsabili alimentare posizioni ambigue e concorrere alla diffusione del rischio sanitario che non è superato».

Altrettanto netto il candidato del centrodestra, l’imprenditore Paolo Damilano. «Chi vuole partecipare a eventi pubblici, andare a un concerto, al bar e al ristorante al chiuso, deve avere il Green Pass - premette -. Sarà uno strumento fondamentale per il ritorno alla normalità. Chi sceglie l’isolamento può anche avere opzioni diverse, ma le regole della convivenza umana sono fondamentali anche con il virus. E a questa convivenza dobbiamo abituarci».

Dal canto suo, anche la neoeletta candidata dei Cinque Stelle Valentina Sganga si dice preoccupata osservando le immagini della piazza gremita per l’evento contro il Green Pass. «È un concetto di libertà che sconfina nel lesionismo proprio e della collettività - sottolinea Sganga -. Credo che mai come oggi sia urgente affrontare questo problema su un piano prima di tutto pedagogico e culturale e, solo in ultima istanza, vertere su quello del diritto. Siamo tutti parte di una collettività, ci si salva insieme e si affonda insieme. Siamo liberi se ci vacciniamo e se insieme sconfiggiamo finalmente questo virus, non il contrario».

Invita a vaccinarsi anche l’ex grillino Damiano Carretto, oggi candidato per il Movimento 4 Ottobre. «Fumate un pacchetto di sigarette al giorno e fate respirare il vostro fumo anche a chi vi circonda. Ma i vaccini? No. Quelli sono pericolosi?» ironizza Carretto, rivolgendosi idealmente a una platea di No Vax. «A chi parla di “dittatura”, vorrei dire questo - aggiunge Appendino -. La scelta che rivendicate, di fatto, ritarda e rende più difficoltoso quel ritorno alla normalità che noi tutti auspichiamo avvenga il prima possibile».

Sembra non essere dello stesso avviso il professor Ugo Mattei, candidato con la lista Futura e ieri in piazza Castello a manifestare contro il Green Pass obbligatorio. Offre un altro punto di vista la candidata del Pc Giusi Greta di Cristina. «La questione dei ristoranti è uno specchietto per le allodole - argomenta -. Il vero punto, come dice anche il sindacato, è che non è accettabile perdere il lavoro o essere demansionati per via del vaccino. Questa linea nasce da Confindustria per mascherare il via libera ai licenziamenti». E ancora: «Vi sono state intere categorie neppure prese in considerazione per il vaccino e ora quelle medesime categorie dovrebbero essere sacrificate in nome di cosa? Io lo chiamo capro espiatorio».
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