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Cannati oltre l’impresa: «Piano straordinario per le manutenzioni»

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Il giorno dopo Daniel Cannati è alle prese con quello che quasi appare come la realizzazione di un sogno partito da lontano. Diventare sindaco di Beinasco, dopo 12 anni seduto tra i banchi dell’opposizione. Il giuramento dovrebbe avvenire oggi, mercoledì. Poi, tempo 10/15 giorni, dovrà convocare il primo consiglio comunale come da regolamento.

La sua è stata una cavalcata lenta: lo spoglio di lunedì, all’apertura delle urne, non lo dava come il favorito, nonostante il risultato lusinghiero del primo turno che lo vedeva in vantaggio di nove punti sull’avversario: 39,27% contro il 30,64. Solo a cinque sezioni dal termine (su 19) è arrivata la vittoria. Una vittoria epocale, che porta per la prima volta dopo 60 anni il centrodestra a governare in città. «Un risultato storico - commenta il neo sindaco -, nonostante una campagna talvolta sin troppo accesa nei toni. Credo che la nostra vittoria sia da imputare ai temi, agli argomenti. Abbiamo scritto un programma credibile, concreto e realizzabile invece di soffermarci ad attacchi personalistici». Ciò che in parte è accaduto nel centrosinistra, con le sezioni del Pd dei comuni limitrofi a Beinasco che hanno cercato di convogliare il voto del ballottaggio verso Lombardi (M5s più liste civiche di centrosinistra ecologiste e progressiste) mentre il Pd locale - grande sconfitto di queste elezioni - non ha dato indicazioni di voto. Una frattura insanabile su cui sarà necessario lavorare nei prossimi anni.

Intanto Cannati si prepara per i prossimi cinque anni. Innanzitutto la squadra: si premierà il merito, ma anche le competenze. L’obiettivo è quello di creare una squadra coesa, che lavori per risolvere le criticità. Ma al momento il neo sindaco non si sbilancia. «Ho intorno a me una squadra di persone preparate e non ideologiche, che sapranno essere una risorsa preziosa per la città. Sarà una squadra in discontinuità e competente che si metterà al lavoro sin dal primo giorno per affrontare tutte le problematiche». Dopo un anno di commissariamento, seguito alla caduta della giunta Gualchi sfiduciata dalla sua stessa maggioranza, Beinasco appare come una città trascurata. Che ha perso di smalto. Cannati ha osservato più volte come le beghe politiche in seno al centrosinistra abbiano messo in secondo piano il bene del paese. Quali saranno quindi, le priorità dei primi cento giorni? «Cominceremo con l’analisi di tutte le problematiche, ascolteremo le associazioni, i comitati di quartiere e i cittadini. Faremo un piano straordinario di manutenzione per far fronte al degrado. Lavoreremo sul sociale, sulla sicurezza e sullo sviluppo investendo sul capitale umano». Non meno importante, il lavoro e l’occupazione: «Lavoreremo per attrarre risorsi e investimenti, per rilanciare la città - conclude il neo sindaco - Beinasco deve tornare ad essere una città in cui è bello vivere».

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