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Il caso

Il mistero dietro l'arresto di Alberto Trentini, Giorgia Meloni: "Il governo italiano non molla"

In un contesto internazionale teso, l'Italia cerca una via d'uscita

Il mistero dietro l'arresto di Alberto Trentini, Giorgia Meloni:  "Il governo italiano non molla"

Alberto Trentini, cooperante italiano di 45 anni originario di Venezia, è stato arrestato il 15 novembre 2024 dalle autorità venezuelane mentre si trovava in missione con l'organizzazione umanitaria Humanity & Inclusion. Il suo arresto è avvenuto durante un controllo stradale tra Caracas e Guasdalito, nel sud-ovest del paese, insieme all'autista dell'ONG. Da allora, le informazioni ufficiali sul suo stato sono scarse, suscitando preoccupazione tra familiari e autorità italiane.

Laureato in storia moderna e contemporanea presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, Trentini vanta oltre vent'anni di esperienza nel campo della cooperazione internazionale. Ha lavorato in vari paesi, tra cui Ecuador, Perù, Libano, Etiopia, Grecia, Nepal, Paraguay e Bosnia-Erzegovina. Prima del suo incarico in Venezuela, ha prestato servizio in Colombia con il Consiglio danese per i rifugiati e con l'ONG Solidarités International.

Il governo italiano ha espresso preoccupazione per la situazione di Trentini. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha convocato l'incaricato d'affari del Venezuela in Italia per ottenere chiarimenti sulla detenzione del cooperante e per protestare contro l'espulsione di tre diplomatici italiani da Caracas. Tajani ha sottolineato l'importanza di rispettare le leggi internazionali e la volontà democratica del popolo venezuelano.

Giorgia Meloni ha preso contatto direttamente con Armanda Colusso,  madre di Alberto Trentini. A facilitare la comunicazione tra la premier e la donna è stato Raffaele Speranzon, senatore di Fratelli d’Italia, che segue con impegno la vicenda e sta fornendo sostegno alla famiglia.

L'incontro telefonico tra Meloni e la madre di Trentini è rimasto privato, senza trapelare dettagli sul contenuto della conversazione. Tuttavia, la premier ha ribadito quanto dichiarato in precedenza dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e dal sottosegretario alla Sicurezza Alfredo Mantovano: il governo italiano è attivamente impegnato per risolvere il caso e lavorerà senza sosta per riportare a casa il cooperante nel più breve tempo possibile.

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