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La banda del carro attrezzi in trappola dopo due anni

bancomat piscina

Due anni fa avevano cercato di portare via un bancomat con un carro attrezzi. Ora due fratelli italiani sono stati arrestati, mentre un terzo complice, sempre italiano, è stato sottoposto a obbligo di dimora ma si trova già in carcere per un altro procedimento.

Il fatto risale al 21 agosto 2019. I due fratelli di 24 e 29 anni rubano un carro attrezzi e alle 2 di notte prendono di mira il bancomat dell’Unicredit di Piscina, che si trova nella centrale piazza 25 Aprile. A riprenderli, con i complici, sono le telecamere di videosorveglianza della banca.

Le immagini mostrano i malviventi mentre tagliano la saracinesca e usano il carro attrezzi in retromarcia proprio come un ariete, poi legano il bancomat con un cavo al mezzo. Ma non riescono a tirarlo via, perché il cavo si spezza. Quindi riprovano con il carro attrezzi ad andare in retromarcia e liberarlo dalle macerie, ma l’arrivo della pattuglia dei carabinieri di Cumiana li mette in fuga, a bordo di una Punto.

Parte un inseguimento di circa 4 km, finché, nelle campagne di Cumiana, un carabiniere non vede i ladri armeggiare con qualcosa che sembra un fucile e decide di sparare verso i pneumatici anteriori. I malviventi a questo punto abbandonano l’auto e scappano a piedi.

I carabinieri sono partiti dalle immagini di videosorveglianza e, grazie alle analisi del traffico dei cellulari e accertamenti tecnico-scientifici, sono riusciti a ricostruire l’assalto e individuare i fratelli che ne sono ritenuti gli autori materiali del crimine. Uno di loro, per altro, è in carcere in Francia ed è stata chiesta l’internazionalizzazione del provvedimento.

Discorso diverso per il 69enne, che, secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbe procurato la Fiat Punto servita per raggiungere il luogo del reato e fuggire, prima del colpo sparato dal militare.

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