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23 Giugno 2021 - 08:54
Due anni fa avevano cercato di portare via un bancomat con un carro attrezzi. Ora due fratelli italiani sono stati arrestati, mentre un terzo complice, sempre italiano, è stato sottoposto a obbligo di dimora ma si trova già in carcere per un altro procedimento.
Il fatto risale al 21 agosto 2019. I due fratelli di 24 e 29 anni rubano un carro attrezzi e alle 2 di notte prendono di mira il bancomat dell’Unicredit di Piscina, che si trova nella centrale piazza 25 Aprile. A riprenderli, con i complici, sono le telecamere di videosorveglianza della banca.
Le immagini mostrano i malviventi mentre tagliano la saracinesca e usano il carro attrezzi in retromarcia proprio come un ariete, poi legano il bancomat con un cavo al mezzo. Ma non riescono a tirarlo via, perché il cavo si spezza. Quindi riprovano con il carro attrezzi ad andare in retromarcia e liberarlo dalle macerie, ma l’arrivo della pattuglia dei carabinieri di Cumiana li mette in fuga, a bordo di una Punto.
Parte un inseguimento di circa 4 km, finché, nelle campagne di Cumiana, un carabiniere non vede i ladri armeggiare con qualcosa che sembra un fucile e decide di sparare verso i pneumatici anteriori. I malviventi a questo punto abbandonano l’auto e scappano a piedi.
I carabinieri sono partiti dalle immagini di videosorveglianza e, grazie alle analisi del traffico dei cellulari e accertamenti tecnico-scientifici, sono riusciti a ricostruire l’assalto e individuare i fratelli che ne sono ritenuti gli autori materiali del crimine. Uno di loro, per altro, è in carcere in Francia ed è stata chiesta l’internazionalizzazione del provvedimento.
Discorso diverso per il 69enne, che, secondo la ricostruzione dei carabinieri, avrebbe procurato la Fiat Punto servita per raggiungere il luogo del reato e fuggire, prima del colpo sparato dal militare.
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