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Rubano oro e soldi a un’anziana: sinti scappano con 50mila euro

Carabinieri
Si sono finti tecnici dell’acquedotto e vigili e sono riusciti a raggirare un’anziana ma sono stati inseguiti e arrestati dai carabinieri. Si tratta di due sinti italiani: R.L., 43 anni, celibe, operaio pregiudicato e R.R., 39, celibe, disoccupato, pregiudicato, fuggiti a bordo di un’autovettura dopo aver raggirato e derubato una anziana 86enne, all’interno del suo appartamento, portandole via una cassaforte contenente gioielli e preziosi di famiglia.

Alla vittima i due si sono qualificati come dipendenti dell’acquedotto comunale e appartenenti alla polizia locale, con pretesto di dover verificare la presenza di metalli nelle condutture. Dopo essersi introdotti nell’appartamento ed aver distratto l’anziana canavesana, si sono impossessati di una piccola cassaforte contenente denaro e numerosi gioielli, dandosi alla fuga alla guida di una autovettura di colore scuro.

I carabinieri della radiomobile, lungo la strada provinciale 222, hanno intercettato il veicolo sospetto ma i sinti hanno tentato di allontanarsi a velocità sostenuta, mentre i carabinieri li inseguivano, in una fuga che si è protratta per diversi chilometri. I fuggitivi, giunti in prossimità del territorio di Banchette, alle porte di Ivrea, hanno urtato contro un muretto sul ciglio della strada, abbandonando il mezzo e provando a dileguarsi a piedi, venendo a questo punto inseguiti e raggiunti dai militari dell’Arma.

All’interno dell’auto c’era ancora la cassaforte in precedenza sottratta con tutta la refurtiva; gioielli, preziosi e contanti, per un valore complessivo superiore ai 50mila euro, nonché variegati attrezzi da scasso, pettorine e segni distintivi della polizia locale, parrucche, targhe, ricetrasmittenti e spray urticanti al peperoncino.
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