l'editoriale
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01 Agosto 2021 - 08:21
Un saluto, una rapida contrattazione, la bustina che passa di mano in mano e poi via, in qualche angolo buio (o in qualche giardino) a consumare la droga appena acquistata. Uno “spettacolo” che ormai da tempo si ripeteva decine di volte ogni giorno, sotto gli occhi dei residenti della Barriera di Milano. Una zona diventata un mercato della droga a cielo aperto - cocaina in particolare - che i tossici non esitano a consumare all’aria aperta, incuranti degli sguardi di chi è costretto ad assistere a questo “spettacolo”.
I messaggi
Così per far capire che certe scene non sono più gradite alcuni cittadini hanno affisso degli anonimi volantini di colore giallo sui portoni delle case. Anonimi ma al tempo stesso grandi e molto chiari. «Nel nostro condominio - si legge su uno dei manifesti di via Feletto -, diciamo basta con la droga, con lo spaccio, con i tossici, con i furti di bici». Nel mirino anche il solito via vai di cittadini che non hanno niente a che fare con quei palazzi. Spesso non sono residenti, non sono amici di nessuno ma vanno e vengono a qualsiasi ora per vendere o consumare droga lontano da occhi indiscreti. Approfittando del silenzio, forse figlio della paura di chi teme ritorsioni. E della mancanza di telecamere, quegli occhi elettronici che ormai controllano ogni movimento lungo le strade ma che negli androni dei palazzoni di periferia possono rappresentare ancora un lusso per pochi.
La denuncia
A lanciare un campanello d’allarme ci ha pensato nelle scorse ore anche il comitato spontaneo Barriera di Milano Torino Nord. «La rabbia dei cittadini - accusa il presidente, Angelo Martino -, È figlia di anni di lassismo da parte dell’amministrazione. Nonostante le buone promesse fatte anche nell’ultima campagna elettorale continuiamo a non vedere grossi progressi». I residenti non sembrano poterne più. «Speriamo che la prossima amministrazione prenda, sul serio, dei provvedimenti».
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