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E’ allarme dopo la maxi-rissa: «Le telecamere non bastano»

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L’ultimo fattaccio è avvenuto nel weekend. Una maxi-rissa tra bande rivali di nordafricani scoppiata in corso Palermo, all’angolo con via Sesia. Ed ecco che, puntuale, torna di nuovo a suonare l’allarme sicurezza in Barriera di Milano. Questa volta, però, i timori per l’ennesimo regolamento di conti in strada non arrivano dai residenti o dai commercianti della zona, bensì dalla circoscrizione Sei. La presidente, Carlotta Salerno, sostiene che «la situazione va affrontata diversamente da quanto fatto finora, perché una rissa come quella appena successa ha creato preoccupazione e forte insicurezza tra i cittadini del quartiere».

Protagonisti della scazzottata di venerdì sera sono stati marocchini da una parte e senegalesi dall’altra, all’altezza del civico 124 di corso Palermo. I residenti del quartiere hanno subito chiamato la polizia e gli agenti, una volta arrivati sul posto, hanno dovuto rincorrere i “partecipanti” alla rissa, che nel frattempo si erano dileguati nelle vie limitrofe. Tuttavia, i poliziotti hanno arrestato quattro soggetti - due senegalesi e altrettanti marocchini - al termine della colluttazione. Due invece i soggetti feriti: uno è stato medicato sul posto per alcune contusioni, mentre l’altro è stato trasportato in ospedale a causa di una lussazione alla spalla. Il caso era stato denunciato da Raffaele Petrarulo, consigliere comunale di Forza Italia, che aveva auspicato «l’arrivo di presidi fissi e mobili 24 ore su 24, altrimenti sarà la resa totale per il nostro territorio». Nel mese di maggio, nell’ambito del progetto Argo, sono state installate le telecamere in largo Giulio Cesare, nei giardini Montanaro e in altre strade di zona, Una mossa pensata per combattere le principali aree dello scambio della droga. I pusher si sono spostati in altri punti, ma per la Circoscrizione non basta ricorrere al “Grande Fratello”: «Le telecamere sono state certamente utili - così la presidente Salerno - e noi abbiamo partecipato all’individuazione dei punti dove installarle, ma pensare che siano la panacea di tutti i mali è sbagliato». La rissa di venerdì, per fortuna, non ha coinvolto residenti di zona, e si è scatenata probabilmente per il controllo del territorio dove spacciare la droga. «La situazione si è aggravata - conclude la presidente - e solo un approccio integrato consente di intercettare e risolvere i problemi».

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