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Sindaci contro per il maneggio: forse il voto salverà il Caprilli

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I cavalli dovranno lasciare la Cavallerizza Caprilli entro il 30 novembre. Questo è l’accordo raggiunto tra il Comune di Pinerolo e l’omonima associazione che gestisce la storica struttura di via della Rimembranza. Ma le elezioni comunali del 3-4 ottobre potrebbero cambiare nuovamente le carte in tavola, perché non tutti i candidati sono del parere del sindaco uscente Luca Salvai, che vede la Caprilli senza cavalli, come sede ideale della biblioteca Alliaudi, che si trova proprio lì vicino. La vicenda è esplosa nel giugno di quest’anno. Il giorno 9 il Comune ha scritto all’Associazione nazionale Arma di Cavalleria (Anac), chiedendo di liberare la struttura, per via di un decreto legislativo del 28 febbraio, entrato in vigore il 2 aprile, che prevede nuove norme per le discipline sportive con animali. Secondo l’Amministrazione, la Caprilli non soddisfaceva i requisiti necessari, nemmeno se si fossero fatti ingenti lavori di manutenzione. L’Anac ha accettato la richiesta e invitato l’associazione Cavallerizza Caprilli, costituita proprio per occuparsi della struttura, a lasciare l’edificio il prima possibile. Il presidente Luigi Greco, però, aveva espresso la necessità di arrivare sino alla fine dell’anno, visto che il gruppo ha 120 soci, che fanno agonismo, e l’allontanamento dei cavalli avrebbe comportato loro dei problemi a stagione in corso. Il Comune è tornato alla carica nei giorni scorsi e ieri voleva le chiavi di quello che è stato uno dei maneggi coperti più grandi d’Europa. Al mattino però si è tenuto un incontro che ha permesso di giungere all’intesa: «Ora la questione è stata definita ed era doveroso farlo», puntualizza il sindaco. L’incontro avrebbe dovuto tenersi alla Caprilli, ma uno striscione di contestazione all’indirizzo di Salvai, comparso la sera prima per mano di ignoti, lo ha spinto a spostarlo nel suo ufficio in municipio.
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