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Federico, a 11 anni ha scalato il Cervino: «Un sogno realizzato»

federico scala cervino

In punta al Cervino, a soli 11 anni. Un’impresa che Federico Tomasi, di Beinasco, ha vissuto insieme a Matteo Faletti. La guida alpina del Trentino che ha accettato la sfida di accompagnare il piccolo scalatore su una delle montagne più difficili del mondo. Percorrendo il versante italiano.

Il sogno di Federico è nato quando aveva 9 anni. Quando, in cima alla Rognosa di Sestriere guardando il Monviso, ha detto al padre: «Io scalerò il Monviso e il Cervino». Parole che Fabio Tomasi, anche lui appassionato di montagna, non ha preso alla leggera. «In passato abbiamo fatto anche escursioni impegnative, ma Federico le ha sempre affrontate con estrema facilità - ripercorre Tomasi -. Ha sempre avuto una predisposizione per lo sport così, quando mi ha detto quella frase ho capito quanto fosse serio e determinato».

Per scalare il Cervino ci vogliono preparazione atletica e tecnica. Così per dare gambe al sogno di Federico, papà Fabio ha organizzato escursioni, ferrate, arrampicate con la guida. Non sempre gli incontri con i professionisti della montagna sono stati incoraggianti: «Alcuni dicevano fosse impossibile per un ragazzino di 11 anni raggiungere quella cima». Ma il sogno cresceva, alimentato dalla storia di un coetaneo scozzese, Jules Molyneaux, che sul Cervino c’è arrivato dal versante svizzero. «Se c’è riuscito lui, perché io no?».

Così, il 13 settembre Federico, ha saltato il primo giorno di scuola. È partito da Plan Maison, in Valtournenche in Valle d’Aosta (2.561 metri) e in quattro ore scarse è arrivato alla Capanna Carrerl (3.830). Ha dormito tra alpinisti professionisti e il giorno dopo, alle 4 del mattino, col freddo e con il buio è partito per scalare la sua vetta (4.478 metri). Mamma Rita a casa, con il cuore in gola, e il papà 2.000 metri più sotto «a guardare quella montagna con gli occhi lucidi e apprensione».

Ieri era di nuovo a scuola. Sui social Fabio Tomasi ha voluto ringraziare coloro che hanno aiutato il figlio a realizzare il suo sogno. Oltre a Faletti, Roberto Fassina, del Soccorso alpino di Sestriere e Ivano Bianchi, guida del Cervino. «Il mio augurio è che questa esperienza incrementi ancora la tua passione per la montagna, per il mare, per la vita. Perché vivere è questo, una condizione diversa dal semplice esistere. Il prossimo anno insieme sul Gran Paradiso».

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