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Economia & Finanza

Pensionati in fuga (al rallentatore) dall'Italia e dal Fisco: ecco dove vanno a vivere bene

Flussi in calo ma quasi 10mila espatriati: il costo per l'Inps e la scelta di un "buen retiro"

Pensionati in fuga (al rallentatore): mappe, numeri e nuove rotte del «buen retiro» all’estero

Il fenomeno dei pensionati italiani che scelgono di trasferirsi oltreconfine rallenta, ma resta solido. Motivi fiscali, costo della vita più basso, clima e ricongiungimenti familiari continuano a guidare le scelte di chi cerca un «buen retiro» fuori dall’Italia. I flussi sono in calo rispetto al passato, ma il bacino resta ampio e cambia geografia: Spagna in testa, Portogallo in riposizionamento, Nord Africa ed Est Europa in crescita.

Spagna, prima della classe
Nel 2023 si sono trasferiti in Spagna 536 pensionati (451 nel 2022), per un totale di circa 8.417 italiani residenti che percepiscono la pensione dall’Inps. L’assegno medio mensile, su 13 mensilità, è pari a 1.339 euro (circa 17.500 l’anno), per un esborso complessivo attorno a 147 milioni. Nell’ultimo quinquennio (2019-2023) gli arrivi sono stati circa 2.300. Il richiamo? Aliquote più basse dell’Italia, esenzioni e detrazioni sui redditi esteri (6.500 euro tra 65 e 75 anni, 7.000 oltre i 75) e detrazioni per spese mediche. Nelle aree meno centrali, anche il carrello e gli affitti aiutano.

Portogallo, l'era d'oro è finita (ma i numeri restano pesanti)
Dal 2024 Lisbona ha archiviato il regime di favore varato nel 2009 per i nuovi arrivati: il flusso 2019-2023 si è ridotto di oltre l’83% (2.000 i nuovi nel 2023). Eppure il Portogallo resta il Paese con l’importo complessivo più alto pagato dall’Inps: 157,4 milioni nel 2023, con 3.365 pensionati residenti e un importo medio annuo lordo di 48.000 euro (circa 3.700 al mese). Per i trasferiti nel 2023, l’assegno medio è di 2.631 euro.

Tunisia e il richiamo di Hammamet
Tra 2019 e 2023 si sono trasferiti in Tunisia circa 1.000 italiani. Il Paese garantisce una no tax area sull’80% del reddito, detrazioni per familiari a carico, esenzione totale fino a 1.500 euro e aliquote che arrivano al 35% solo oltre i 50 mila euro. Hammamet è un polo consolidato: qui gli ex dipendenti pubblici – che non percepiscono la pensione al lordo se residenti all’estero – rappresentano il 63% degli italiani della zona.

Romania e Albania, rotte "low tax"
In Romania, circa 500 trasferimenti nel 2019-2023 (100 nel 2023). Grazie agli accordi bilaterali, la pensione può essere ricevuta al lordo, con un’imposta forfettaria del 10% sui redditi esteri. In Albania, 200 trasferimenti negli ultimi cinque anni (100 nel 2023): dal 2021 è in vigore l’esenzione fiscale totale sui redditi da pensione.

Altre mete: tra Grecia, Thailandia e Principato
Sono circa 750 i pensionati tra Grecia e Thailandia; oltre 710 nel Principato di Monaco, 285 a Malta e 112 negli Emirati Arabi Uniti. I nuovi trasferimenti verso Atene restano contenuti nonostante l’aliquota agevolata del 7% per 15 anni: appena 37 nel periodo considerato. A Cipro, con aliquota fissa del 5%, solo 3 trasferimenti. Pochi anche gli expat in Croazia, Slovacchia e Sudafrica.

Lo zoccolo duro degli stranieri che rientrano
Cambia anche il profilo di chi parte: il 43,9% dei pensionati che lasciano l’Italia è composto da stranieri, cresciuti del 77% in sette anni. Nel 2024 sono stati 2.428, con prevalenza di donne (76,2%; il 62,1% del totale delle pensionate in uscita). Il 74% si trasferisce in Europa, il 13% in Asia, il 5,6% in America meridionale e il 4,5% in Africa. Le principali destinazioni: Romania (535), Ucraina (387), Filippine (219), Polonia (127), Bulgaria (123), Croazia (83), oltre a Tunisia, Moldavia, Albania, Perù, Senegal e Sri Lanka (tra 19 e 40 persone).

Il trend 2018-2024
Negli ultimi dieci anni, i pensionati che si trasferiscono all’estero hanno oscillato dai 5.700 del 2018/19 ai 3.600 del 2020/21, risalendo a circa 4.600 nel 2022 e oltre 5.500 nel 2023/24. Il saldo complessivo 2018-2024 segna un calo del 23,8%. Nel periodo recente i flussi maggiori hanno riguardato Tunisia (336), Albania (134) e Romania (125). Tra gli expat, le donne sono il 36,4%, in lieve discesa rispetto al 38% del 2023.

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