l'editoriale
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28 Settembre 2021 - 08:53
C’è un disagio strisciante tra la gioventù rivarolese, che fa da filo conduttore a due episodi che solo apparentemente non hanno nulla a che vedere tra loro. Gli episodi riguardano l’allagamento, nella notte tra domenica e lunedì, della scuola media “Guido Gozzano” di Rivarolo, e l’altro, sempre nella cittadina altocanavesana, il principio di incendio in una chiesa sconsacrata dove è stata rinvenuta una ragazza semisvenuta a causa dell’abuso di alcolici, avvenuto anche questo nella serata di domenica. Protagonisti ragazzi, ignoti al momento, che da un lato distruggono e danneggiano e dall’altro non esitano a lasciare da sola una giovane in precarie condizioni.
Ma veniamo ai fatti. Il primo in ordine temporale avviene intorno alle 18, domenica, in frazione Gave, presso una chiesetta rurale sconsacrata e abbandonata da tempo. Abbandonata dalla Chiesa, ma non certo da tutti. Il luogo, infatti, si presta ad ogni sorta di attività poco lecita, dagli incontri degli scambisti a chi si vuole drogare. A dare l’allarme è stato un passante che ha visto levarsi una colonna di fumo nero e ha chiamato subito il 112. I vigili del fuoco, arrivati sul posto, hanno risolto la situazione rapidamente ma hanno anche trovato una brutta sorpresa: all’interno della chiesetta c’era anche una ragazza, una 15enne semisvenuta, accanto ad assi di bancali bruciate. Incosciente per l’effetto del fumo e dell’alcol, sembrerebbe, è stata subito portata al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea. I carabinieri, nel frattempo, hanno avviato le indagini per capire se la giovane fosse da sola o, come appare più probabile, con un gruppo di coetanei che l’avrebbero abbandonata una volta iniziate le difficoltà.
Il secondo episodio, alla scuola “Gozzano” avviene poche ore più tardi. È l’una quando scatta l’antifurto: un bidello corre subito al plesso scolastico, trova un vetro infranto e chiama i carabinieri. Il pensiero va subito a un furto, ma quando sale al piano superiore trova uno scaldabagno divelto e l’acqua che corre in ogni dove. Ci vuole tutta la notte per fermare la perdita, ma molto di più servirà per riaprire la scuola, mentre le centinaia di studenti, questa volta non per il Covid, ieri mattina si sono visti lasciati a casa in dad. Vandali, sicuramente, anche se al momento non si conosce l’identità.
Due episodi preoccupanti nell’arco di poche ore ma il sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno, getta acqua sul fuoco: «So poco di quello che è successo a Gave, mi informerò, ma non credo ci siano legami tra i due eventi. Onestamente sono preoccupato per ciò che è successo alla scuola. L’impianto elettrico si è allagato e per non correre rischi non riapriremo fino a quando non saremo sicuri che l’acqua non possa causare problemi o, ipotesi peggiore, non dovremo rifare l’impianto. Non posso dire siano stati dei ragazzi, non lo sappiamo, l’unica certezza è che lo hanno fatto non per rubare ma per causare danni».
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