Rivoli, si apposta sotto casa dell'ex moglie: stalker arrestato dalla polizia

Gli agenti di polizia hanno arrestato a Rivoli un uomo resosi responsabile di stalking nei confronti della ex moglie, che proprio quel pomeriggio si era recata presso il locale commissariato per denunciarlo. Il racconto della donna agli agenti è una storia di violenze fisiche e psicologiche iniziata più di dieci anni prima, violenze che sono state patite anche dai figli minori. L’ex marito aveva iniziato a essere violento, prendendola a calci e pugni, quando la donna era ancora incinta per la prima volta.

Le violenze sono continuate negli anni. Ogni volta che lei ha provato a lasciarlo, lui ha fatto in modo di ritornare insieme: si è presentato dai parenti in lacrime, pentito, supplichevole e la moglie, alla fine, lo ha sempre perdonato. Durante i suoi scatti di ira, invece, mutava radicalmente atteggiamento, usando violenza contro la donna e distruggendo gli oggetti in casa, alternando minacce di morte contro la moglie e i figli a intenti suicidi. Durante questi attacchi di rabbia cacciava di casa l’intera famiglia, minori compresi.

Le violenze si sono susseguite fino ad alcuni anni fa, quando l’uomo, cittadino italiano, è stato allontanato dalla casa familiare e la madre con le figlie hanno iniziato a ricostruirsi una vita. Nel 2021 l’uomo ha iniziato a perseguitare sia l'ex che i figli ormai adolescenti, anche effettuando degli appostamenti e pedinamenti visto che nessuno di loro voleva incontrarlo, avendone paura. Si è avvicinato sempre di più alla loro nuova abitazione, intensificando le comunicazioni di contenuto minatorio.

Spaventata ed essendo ormai insostenibile la situazione, la donna ha denuncia tutto agli agenti del commissariato Rivoli. Poche ore più tardi, alle prime luci dell’alba, quando è uscita di casa per recarsi a lavoro, sotto casa ha trovato l’ex marito, così come aveva minacciato. Ma ad attenderlo c'erano anche gli agenti che lo hanno tratto in arresto. Attualmente l’uomo è in stato di detenzione presso la casa circondariale di Torino, con applicazione della misura della custodia cautelare in carcere.