Lo Stura soffoca tra le ramaglie: «Serve un piano straordinario»

I fiumi, sovrastati dalle piene e dalle poche pulizie si sono trasformati in torrenti a cielo aperto e a pagarne le conseguenza sono oggi le sponde e i piloni, in balia di rifiuti, sabbia e di tronchi abbattuti. In particolare lungo lo Stura - tra i ponti Ferdinando di Savoia e Amedeo VIII - si incontrano una quantità incredibile di rami, trascinati dalla corrente e rimasti incastrati e aggrovigliati sulle colonne. Due sono i documenti presentati in Circoscrizione 6. Uno a firma Speranza-Anastasia e uno a firma Matarozzo, Aragno, Martelli e Panzarino.

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«Sono tantissimi i piloni in cattive condizioni - ha spiegato Speranza (Forza Italia) -. L’ultimo intervento è di aprile, poi le piene estive hanno di nuovo peggiorato la situazione. Chiediamo un piano di lavoro urgentissimo». Tra corso Giulio Cesare e strada Settimo le piene hanno finito per gravare in maniera imponente, lasciando interi alberi sradicati alla mercé della forza dell’acqua. «L’alveo è veramente compromesso - ha ribadito Panzarino (Moderati) -. La nostra richiesta è quella di attivare una commissione che coinvolga anche l’Arpa». Programmare «una pulizia periodica» è l’appello del consigliere del Pd, ANdrea Beraudo. Una questione, quella degli argini in difficoltà, destinata a proseguire anche nei prossimi mesi. «Programmeremo una commissione con i tecnici per trovare una soluzione al fenomeno» ha ribadito la coordinatrice all’Ambiente, Giulia Zaccaro.

Polemica condivisa anche dai comitati di zona che la scorsa estate hanno manifestato all’altezza dell’Amedeo VIII. «Ora - proseguono Gabriella Sampaolo del comitato civico “La Barca” e Rossano massetti del comitato spontaneo Bertolla -, vogliamo davvero delle risposte da parte della Città».