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Operaio morto nella sabbiatrice: la procura indaga il suo titolare

IncidenteBusano

C’è un indagato per omicidio colposo in seguito alla morte dell’operaio 58enne alla Silca di Busano. Il fascicolo, nel quale sarebbe stato iscritto il datore di lavoro della vittima, è di competenza del sostituto procuratore Elena Parato.

La tragedia è avvenuta sabato mattina, intorno alle 9.30, alla ditta di stampaggio di via RivaraL’uomo, secondo una sommaria ricostruzione, stava lavorando ad una sabbiatrice, una macchina impiegata nell’industria dello stampaggio per la pulitura dei pezzi metallici, quando vi è caduto dentro trovando la morte. Inutili tutti i tentativi di soccorso, i primi ad accorrere sul posto sono stati alcuni colleghi che in seguito hanno chiamato il 118 ma all’arrivo dei paramedici non c’era purtroppo già più nulla da fare per la vittima. L’operaio si chiamava Vincenzo Pignone, aveva 58 anni ed abitava con moglie e figli a Rivarolo Canavese, dove era molto conosciuto e stimato. Sul posto, insieme a vigili del fuoco e ai carabinieri della stazione di Rivara, anche i tecnici dello Spresal dell’Asl To4. La relazione dei tecnici è attesa anche in Procura per cercare di ricostruire la dinamica e le cause della morte dell’operaio.

Pronta condanna dei sindacati per l’ennesima morte sul luogo del lavoro. Edi Lazzi segretario generale della Fiom Cgil e Gianni Pestrin responsabile Fiom Cgil della Silca hanno dichiarato in merito all’accaduto: «In attesa che gli organi preposti accertino la dinamica dell’incidente mortale ed eventuali responsabilità, si riscontra l’ormai imprescindibile necessità di interventi urgenti che pongano come priorità la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Anche questo inizio del nuovo anno è purtroppo contraddistinto da gravi infortuni e morti sul lavoro. È fondamentale che il governo prenda atto di una situazione che non è più tollerabile e stanzi le risorse per avviare in tutte le provincie nuove assunzioni di ispettori del lavoro che possano andare a verificare in tutte le aziende il rispetto scrupoloso delle norme di sicurezza».

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