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In fiamme il centro sportivo: è il quarto rogo in un anno

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Tutto come a inizio maggio 2021. Attorno a mezzanotte. Sempre dallo stesso punto e sempre danneggiando le medesime zone: gli spogliatoi e l’impianto fotovoltaico.

Nove mesi dopo, un incendio doloso ha di nuovo colpito lo Sport Club Venaria, la struttura sportiva presente in via Di Vittorio, alla periferia del quartiere di Altessano, gestita dalla partecipata comunale Asm, l’Azienda Speciale Multiservizi.

E i danni sono davvero ingenti, proprio come la volta scorsa. Domenica sera, le sirene dei vigili del fuoco hanno svegliato i residenti della zona. I pompieri hanno dovuto lavorare alacremente prima di spegnere le fiamme. Nel mentre, sul posto sono arrivati il vicesindaco Gianpaolo Cerrini e l’assessore allo Sport, Luigi Tinozzi. Con loro anche i tecnici di Gesin, la società comunale che si occupa di manutenzioni.

Al momento, come precisato anche dalla stessa Asm, la struttura è aperta salvo i campi da calcio a 5 e calcio a 8 e l’area degli spogliatoi.

Quello di domenica è il quarto incendio nel volgere di un anno. Il quinto se si considera anche il rogo di un’auto dentro al campo dismesso del “Don Mosso”, che dista neanche cinquecento metri dallo Sport Club.

Nei precedenti, oltre a quello di maggio, si ricordano quello al quadro elettrico della piscina comunale, a marzo 2021 e l’incendio a due mezzi edili, a fine maggio 2021, che servivano per recuperare e smaltire tutte le parti distrutte dalle fiamme d’inizio maggio.

Ora spetterà ai carabinieri chiarire cosa sia successo e dare un nome e un volto agli autori di questi incendi. E, soprattutto, definire le motivazioni di questa catena di roghi. «Lo scorso giugno ho coinvolto anche l’ex Prefetto Palomba per denunciare quello che stava capitando in Città. Si tratta di atti quasi chirurgici nel voler danneggiare sempre l’area limitrofa al campo. Per Asm Venaria e quindi per la Città di Venaria Reale si tratta di un danno economico (coperto solo in parte dall’assicurazione) e di immagine notevole. Inoltre, vengono messe in difficoltà le società e gli atleti che frequentano l’impianto», commenta il sindaco Giulivi.

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