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10 Febbraio 2022 - 08:08
Un luogo che dovrebbe accogliere i bambini è prigioniero del degrado: «tra risse, vandali, fenomeni di micro-criminalità, abbandono e la ghiaia “trappola” per terra invece dell’asfalto». A protestare per l’incuria e l’insicurezza che si respira nel grande luna park della Pellerina è l’associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti (Anesv) che, durante la commissione di ieri a Palazzo Civico in vista del Carnevale, ha ribadito la necessità di trovare una sistemazione per “Natale in Giostra”, la manifestazione che dopo oltre 40 anni, ha dovuto abbandonare il 5° Padiglione di Torino Esposizioni dove è stato realizzato l’ospedale da campo. Ma potrebbe presto traslocare al parco Dora.
«La gente ha paura a venire al luna park della Pellerina perché è mal frequentata. Mancano i bagni pubblici, le aree destinate alle abitazioni mobili sono abbandonate, e per terra c’è lo sterrato perché il Comune aveva destinato i fondi previsti per l’asfaltatura all’Arena Rock» fa presente il presidente dell’associazione Marco Della Ferrera, in rappresentanza delle circa 140 famiglie che lavorano al luna park della Pellerina, con 3 o 4 figli a testa. La richiesta, ben accolta, è quella di un tavolo con il Comune per valorizzare queste aree in vista dell’Eurovision. Non si è ancora trovata una sistemazione invece per “Natale in giostra”, nonostante le pressioni dei giostrai che vorrebbero tornare nei locali del 5° Padiglione, ipotesi al momento impraticabile. «Torino ha un’anomalia positiva - ha detto l’assessore Mimmo Carretta -, è l’unica città che ha potuto disporre di uno spazio coperto per le giostre al Valentino. La speranza è che si possa riaprire il prossimo Natale, ma si stanno valutando anche altre aree semicoperte, tra cui il Parco Dora, per autoscontri e attrazioni. Le piazze auliche invece - ha sottolineato Carretta - sono da escludere».
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