Anche il Canavese si mobilita: sfollati ospiti di 100 famiglie

Ondata di solidarietà in Canavese per gli sfollati dell’Ucraina. Quasi non c’è sindaco che non abbia intercettato libere candidature all’ospitalità da parte dei cittadini, in totale più di cento famiglie hanno manifestato la disponibilità ad ospitare chi fugge dalla guerra. A Viverone, il sindaco Renzo Carisio ha pubblicato un avviso per stilare un primo elenco da inviare in Regione, Borgofranco ha raccolto la disponibilità delle prime due famiglie.

Lo stesso a Bollengo, Pavone, Burolo, Nomaglio. Fino a Rivarolo con l’hotel quattro stelle dell’Urban center. Non si è fatta attendere nemmeno la risposta delle amministrazioni comunali, tra sindaci che hanno deciso a caldo e altri che stanno ragionando su spazi e attività in affiancamento.

Il Comune di Ivrea in questi giorni sta ragionando su quali spazi mettere a disposizione. I locali che al momento sembrano essere idonei sono quelli del grande alloggio (3 camere da letto, salone, cucina e bagno) di corso Garibaldi, quello utilizzato durante il primo lockdown per ospitare il personale sanitario dell’ospedale.

«Anche noi faremo la nostra parte durante questa emergenza e ci piacerebbe offrire ospitalità a un nucleo familiare grande - ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Giorgia Povolo -. Certo, per farlo avremo bisogno dell’aiuto delle associazioni di volontariato, che siamo certi non mancherà, perché queste persone vanno comunque seguite e aiutate per integrarsi».

Banchette invece ha individuato due alloggi, Traversella il Soggiorno montano di Fondo. A Chiaverano, poi, sono pronti 32 posti tra due alloggi e la foresteria utilizzata d’estate per i Campi di Legambiente.