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Vasche ostaggio delle zanzare, una maxi bonifica per pulirle

Vasche

Vasche trasformate in paludi, tra cattivi odori, acqua verdognola, zanzare e ferri arruginiti. Un problema che potrebbe essere giunto al capolinea grazie all’avvio di una maxi bonifica voluta dal Comune di Torino per l’area di Parco Dora. Per la precisione per il lotto “Ex Ingest” di via Nole, che da mesi è nel mirino dei cittadini a causa delle condizioni delle grandi vasche dei treni di laminazione riconvertite, a suo tempo, in un “giardino acquatico”.

Uno stagno

«L’acqua diventava stagnante a causa di un problema nel sistema di pompaggio - spiega Andrea Russo, referente del comitato Ingest -. Così è stata chiesta una pulizia straordinaria delle vasche in quanto nel periodo estivo diventano ricettacolo di zanzare». L’acqua tra i plinti in cemento armato appariva, fino alla scorsa estate, melmosa assumendo a tratti un colore verdastro. Una vera e propria palude con tanto di ninfee galleggianti ma anche enormi piante infestanti che spuntavano dal cemento e trasformavano quello che doveva essere un garbato giardino post industriale in una vera e propria selva. Per questo la Città ha avviato alcuni interventi, al fine di restituire il giusto decoro al parco.

Le aree transennate

I problemi, tuttavia, non finiscono qui. Dai blocchi di cemento spuntano anche i ferri arrugginiti delle armature. Un pericolo per i tanti ragazzi che utilizzano i plinti come piattaforme per il parkour, ossia la disciplina sportiva che consiste nel compiere un percorso a ostacoli nel minor tempo possibile. Con l’aggiunta delle erbacce i ragazzi rischiano ancor più di cadere e farsi male. «Bisogna mettere in sicurezza le aree transennate da un anno e mezzo» continua Russo. Ricordando l’incidente di due anni fa, con un bambino caduto in un pozzo di quattro metri.

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