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La polizia a cavallo e in moto per la legalità al parco Stura

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Polizia in moto e a cavallo per stanare spacciatori, tossici ma anche semplici abusivi e scaricatori dai parchi Stura e Arrivore. E’ il risultato del coordinamento tra Circoscrizione 6 e forze dell’ordine, voluto per ripristinare la legalità nelle aree verdi della zona nord di Torino dopo le denunce pervenute dal “Gruppo spontaneo E4”. Oggetto del contendere è la zona a ridosso del Novotel che confluisce nell’Arrivore. Ma anche l’area verde tra il ponte Ferdinando di Savoia di corso Giulio Cesare e corso Vercelli, già oggetto di controlli a causa del recente via vai di alcuni pusher.

«A seguito di una serie di richieste - spiega il presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto -, siamo riusciti a ottenere nuovi controlli, funzionali a garantire la sicurezza di chi frequenta questi parchi». Negli ultimi mesi si è parlato di tutto e di più: cani randagi, atti vandalici, abbandono di rifiuti e persino auto bruciate. E poi la solita questione dello spaccio. Sì perché da queste parti tossici e droga rievocano solo brutti ricordi. Dopo i blitz delle forze dell’ordine, datati giugno 2008, spacciatori e tossici avevano cambiato aria e davanti ai complessi popolari di Rebaudengo e Pietra Alta si era tornati a vivere. Oggi la musica non è la stessa di allora ma la paura rimane. Ecco perché la Circoscrizione 6, dopo alcune passeggiate di protesta messe a punto dai residenti, ha spinto per una serie di periodici controlli. «L’obiettivo è riportare la gente nei loro parchi, non allontanarla».

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