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13 Luglio 2022 - 08:20
Tre incendi in rapida successione e in bassa Val di Susa risuona l’allarme piromane anche se i carabinieri per ora preferiscono non sbilanciarsi sull’ipotesi che a colpire sia stato un “maniaco delle fiamme”.
Il primo allarme è scattato poco prima della mezzanotte, quando è cominciata la lunga notte di lavoro dei vigili del fuoco, scandita da un incendio dopo l’altro. Le fiamme in quel caso si sono sviluppare in via Moncenisio ad Avigliana, dove l’incendio di alcune masserizie ha richiesto l’intervento delle squadre dei volontari del locale distaccamento assieme a quella di Almese e della “41” Grugliasco. Quasi in contemporanea, e a poche decine di metri di distanza, il fuoco si è alzato anche in una vicina legnaia. Per fortuna in entrambi i casi, gli sforzi dei vigili del fuoco sono stati sufficienti a spegnere velocemente i roghi e ad impedire che le fiamme si potessero propagare. All’incirca un’ora dopo, ecco il terzo e ultimo incendio, scoppiato questa volta a Sant’Ambrogio, comune confinante con Avigliana. Questa volta a richiedere l’intervento dei carabinieri è stato un rogo in un magazzino che già altre volte in passato era stato colpito da eventi simili. Le alte fiamme che si sono sviluppate hanno avvolto anche un furgone e sul posto sono accorse numerose squadre di vigili del fuoco volontari e permanenti. Anche in questo caso gli sforzi dei pompieri hanno impedito guai peggiori.
Gli accertamenti dovranno ora stabilire se i roghi sono stati dolosi, anche se l’ipotesi che tre incendi - in un così breve lasso di tempo e spazio - non siano stati provocati dalla stessa mano appare quantomeno improbabile. La possibile presenza di un piromane, in questo momento di siccità, preoccupa ancor di più una Valle che in passato ha visto più volte i propri boschi devastati dalle fiamme.
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