Era pronta per essere seppellita, con i vestiti e i gioielli consegnati dalla figlia Franca. Peccato che Caterina Milone, 101 anni, sia ancora viva: «Non é lei quella nella bara». Infatti la defunta é Claudina Genesin, 10 anni più giovane e compagna di stanza di Caterina nella Rsa Don Guido Tronzano di Torrazza Piemonte: «C’è stato uno scambio di nominativi fra le due ospiti. Un errore umano di cui ci scusiamo» motiva Mario Modolo, direttore generale della 3AMilano, azienda che gestisce la struttura.
Sembra la trama di un film. «O una puntata di “Scherzi a parte”» come ammette Franca Cernusco, la figlia della signora Caterina. È lei a raccontare l’assurda vicenda di cui è stata protagonista la 101enne torinese: «Mia mamma è sempre stata bene e viveva con me. Poi si è rotta il femore ed è finita al Maria Vittoria. Venerdì è stata dimessa e l’abbiamo portata alla rsa di Torrazza. E domenica mi hanno chiamata per dirmi che era mancata. Mio fratello è andato là a vederla ma non lo hanno fatto entrare».
Ovviamente la famiglia si è fidata e ha avviato tutte le pratiche per la sepoltura: «Ho prenotato cassa, fiori e tutto il necessario alle onoranze funebri. Poi ho detto all’agenzia di prendere la salma, vestirla e portarla alla casa funeraria di San Mauro. Lunedì siamo partiti per vederla e io ho visto subito che nella cassa non c’era mia mamma. L’agenzia funebre non ha colpe perchè hanno soltanto eseguito: ho pensato che la rsa avesse scambiato le due salme». A quel punto la signora ha chiamato i carabinieri di San Mauro e ha fatto denuncia per lo scambio di persona: «Non sapevamo che fine avesse fatto mia madre. Allora siamo andati a Torrazza Piemonte, ci hanno fatti entrare immediatamente e l’abbiamo trovata là, ancora viva».
Fuori dalla casa di riposo, invece, c’era il figlio della ex compagna di stanza di Caterina. Cioè Claudina Genesin, la 91enne morta per davvero: «Lui era lì per salutarla ma si è trovato davanti l’ospite sbagliata, cioè mia madre. Poi gli addetti hanno iniziato a dire che non trovavano più sua mamma. Sono stata io a spiegargli che era morta ed era nella casa funeraria di San Mauro, già pronta con i vestiti che abbiamo dato noi. Glieli abbiamo poi lasciato: ho recuperato solo i gioielli». Adesso continua l’indagine dei carabinieri mentre la signora Franca sta cercando di portar via la mamma dalla rsa di Torrazza: «Mi sarei aspettato almeno delle scuse e un trattamento migliore. Almeno non ho speso niente e non avevo ancora iniziato le pratiche dopo il decesso, visto che era Ferragosto».
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Da 3AMilano, la società che gestisce la residenza per anziani, cercano di spiegare: « L’equivoco è stato frutto di un errore umano, uno scambio involontario di nominativi fra un’ospite deceduta e la sua vicina di letto nel momento della registrazione del decesso - motiva il direttore generale Modolo - Ci scusiamo con i familiari delle ospiti coinvolte e per il disagio che si è creato. Abbiamo avviato una procedura interna di verifica: intendiamo individuare il responsabile e adottare delle misure severe nei suoi confronti. Non vogliamo che errori di questo genere accadano di nuovo». Continua il dirigente: «Aggiungo che la struttura di Torrazza Piemonte è aperta da pochi mesi e sta vivendo una fase di forte crescita: un contesto che può aver contribuito al verificarsi dello sbaglio. Ma ci teniamo a sottolineare che l’errore non riguarda le prestazioni sanitarie».
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