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Cattolici e valdesi insieme: «Per creare posti di lavoro e aiutare famiglie povere»

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Sono sempre di più i progetti realizzati in provincia per contrastare la crescente povertà, la salvaguardia del lavoro e il reinserimento delle persone espulse dal sistema produttivo. A Pinerolo è nato l’Osservatorio Permanente sul Lavoro del consorzio “Ripartiamo Insieme”, un tavolo per rendere stabile uno strumento utilizzato già nel 2019 per affrontare la crisi occupazionale della multinazionale tedesca Freundenberg di Luserna San Giovanni che aveva permesso di riassorbire una cinquantina di persone in esubero, ricollocandole in aziende del territorio. “Ripartiamo Insieme” vede il lavoro congiunto di Pinerolo Energia e sindacati confederali insieme ad Agenzia Piemonte Lavoro, Comune, Unioni Montane del Pinerolese Valli Chisone e Germanasca e associazioni ed enti del terzo settore. Attraverso l’Osservatorio verrà agevolata una collaborazione con le agenzie accreditate alla formazione e al lavoro presenti sul territorio, i consorzi socioassistenziali e la Diaconia Valdese (pastore Mauro Pons) e la Caritas, al fine di coordinare percorsi di formazione professionale, indirizzare i fabbisogni occupazionali delle realtà imprenditoriali del territorio e facilitare il reingresso nel mercato del lavoro. Cgil Cisl Uil ha aderito al progetto “Canavese Welfare - il cittadino al centro”, presentato dall’Agenzia per lo Sviluppo del Canavese di Ivrea nell’ambito del Bando di Fondazione CRT “Welfare e Territorio” 2022Il progetto intende promuovere il “welfare territoriale” come un’opportunità per il rilancio dell’economia locale attraverso la collaborazione e la progettazione tra istituzioni pubbliche e private di un sistema in grado di integrare i servizi pubblici e i servizi realizzati dalle imprese sociali e dalle cooperative. Il Comune di Chieri e la Fondazione Don Mario Operti Onlus hanno invece prorogato al prossimo 31 dicembre la durata del protocollo di intesa per la partecipazione al Fondo di Solidarietà “SO.RRI.SO” (Solidarietà che riavvicina e sostiene), un progetto finalizzato al sostegno di coloro che si trovano in situazioni di difficoltà e a rischio di impoverimento per la situazione venutasi a creare a seguito della pandemia. Attraverso il fondo potrà essere chiesto un prestito fino a 3000 euro per le famiglie e fino a 5000 per coloro che hanno attività economiche e il cui sostegno serve per la ripartenza o la riapertura delle attività. Il prestito andrà restituito in 60 mesi, con rate fisse mensili. Le adesioni e informazioni vengono raccolte dallo Sportello delle Opportunità del comune.
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