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Urla, insulti e cartelloni strappati al gazebo elettorale della Lega

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Tensioni, questa mattina, con urla, insulti e cartelloni strappati al gazebo elettorale della Lega, durante il mercato, a Rivarolo Canavese. Lo denuncia la sezione locale del partito di Salvini. "Un ragazzo - spiega il segretario del Carroccio rivarolese Paolo Frija - inizialmente ha rivolto epiteti irripetibili e gesti osceni verso i militanti presenti al banchetto, che attendevano l’arrivo dei nostri candidati. Successivamente si è avvicinato urlando insulti contro la Lega e i suoi sostenitori, ha sottratto e danneggiato del materiale ed è fuggito correndo per poi essere fermato da vigili urbani e carabinieri di Rivarolo".

"La violenza di una campagna elettorale che ormai non è più fatta di proposizione, ma solo di posizioni ‘contro’ - prosegue il segretario provinciale della Lega canavesana Cesare Pianasso - si riverbera sulla gente. Episodi come questo sono specchio del momento di tensione sociale, che dobbiamo superare rapidamente con un Governo eletto dai cittadini e maggiore sicurezza nelle strade".

"Non denunceremo il ragazzo - conclude Claudio Leone, responsabile della Commissione Legalità della Lega piemontese presente durante l’aggressione - potrebbe avere l’età dei miei figli. E siamo noi adulti a dover dare loro l’esempio, modulando l’agóne politico in opportunità per i giovani non in odio, che poi si sfoga in strada".

Solidarietà per l'accaduto e ferma condanna per "ogni tipo di violenza" è stata espressa dal sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno.

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