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San Carlo Canavese, svolta nell'omicidio di Fatmir Ara: fermato un operaio di 30 anni

Fatmir Ara
Svolta nell’omicidio di Fatmir Ara, l’impresario edile albanese di 43 anni il cui cadavere è stato trovato sabato scorso nelle campagne di San Carlo Canavese (Torino). Ieri sera (martedì 6 settembre), i carabinieri della compagnia di Venaria, al termine di un lungo interrogatorio presso la Procura di Ivrea, hanno eseguito un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero nei confronti di un operaio di 30 anni, italiano, incensurato, per l’omicidio di Ara Fatmir.

L’indagato, lunedì, prima è stato sentito dai carabinieri per oltre 12 ore, poi è stato interrogato presso gli uffici della Procura eporediese dalla pm Elena Parato per oltre 17 ore durante la notte e il giorno successivo fino al tardo pomeriggio. Il sospettato ha modificato la propria versione più volte, anche a fronte delle puntuali contestazioni degli inquirenti, fino a confessare l'omicidio, fornendo precise indicazioni per il recupero del telefono della vittima, gettato a molta distanza dal luogo del delito, dei guanti utilizzati per commettere il delitto e dell’arma impiegata, regolarmente detenuta.

Si attende, nei prossimi giorni, l’udienza di convalida del fermo.

L'AUTOPSIA

L’autopsia eseguita ieri dal medico legale Roberto Testi sul corpo dell’imprenditore albanese, ha permesso di chiarire alcuni elementi della dinamica del brutale omicidio. A cominciare dal giorno: Ara sarebbe stato ucciso venerdì, lo stesso giorno in cui è scomparso dopo essere uscito di casa, a Mathi, per andare al lavoro. Il cadavere sarebbe poi rimasto nel campo di San Carlo Canavese per circa 24 ore, fino a quando è stato trovato dai carabinieri della compagnia di Venaria. L’arma utilizzata per l’esecuzione dovrebbe essere un fucile da caccia a munizioni spezzate, con il quale i killer gli hanno sparato frontalmente, colpendolo al tronco e in faccia. Vista la rosa di pallini, non è facile stabilire con precisione il numero di colpi esplosi, che dovrebbero comunque essere almeno tre. Sul corpo non aveva segni di sevizie ma sarebbe stato picchiato.
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