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23 Settembre 2022 - 08:20
Quasi 200 bovini abbandonati a morire di fame sulle montagne del Biellese e le associazioni animaliste chiedono l’immediato intervento delle istituzioni perché siano salvati e portati a valle.
Accade in Valsessera, all’Alpe Peccia, dove la mandria sarebbe stata condotta dopo essere stata in un primo momento sequestrata al proprietario e poi dissequestrata. A denunciarlo sono diverse sigle animalista: «Enpa, Italian Horse Protection, Lav, Lndc Animal Protection, Oipa, Progetto Islander e Vita da Cani hanno presentato un’istanza affinché si provveda quanto prima a riportarli a valle e hanno offerto il proprio supporto logistico e per l’affido degli animali una volta censiti e curati» fanno sapere in un comunicato. «Purtroppo abbiamo saputo che diversi animali sarebbero già deceduti nei giorni scorsi per malnutrizione o perché caduti nei dirupi che caratterizzano la zona - prosegue Federica Masoero, avvocato di Progetto Islander -. Inoltre, l’arrivo della stagione autunnale con il relativo abbassamento delle temperature, sicuramente sarà fatale per gli animali se non vengono riportati a valle quanto prima. C’è anche l’altissima probabilità che alcune femmine fossero gravide al momento della partenza per l’alpeggio, il che vorrebbe dire che potrebbero aver partorito o starebbero partorendo adesso in quelle condizioni estreme, mettendo a rischio la vita anche dei vitelli».
Data la gravità della situazione, le associazioni si sono rivolte alla Procura di Biella e a tutte le altre istituzioni coinvolte chiedendo di organizzare con urgenza un intervento di recupero per riportare gli animali a valle, individuando una stalla in cui si possa effettuare il censimento, l’identificazione e fornire le necessarie cure veterinarie. Infine, a peggiorare un quadro già drammatico, c’è anche il problema sanitario delle carcasse dei capi già deceduti che sono state lasciate sul posto.
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