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Dal Po al lago di Avigliana: torna l’incubo Myriophyllum

myriophyllum

Del Myriophyllum, o più semplicemente miriofillo, si era iniziato a parlare qualche anno fa, quando invase il Po a Torino, rendendolo per mesi completamente verde. La tipologia «spicatum» ora ha iniziato ad invadere, proliferando, tutto il Lago Grande di Avigliana, rendendo sempre più complicata la vita per chi usa le barche, il kayak o le canoe, molto in voga nel lago principe di tutta la bassa Val di Susa.

Ma cos’è il MyriophyllumConosciuto anche come millefoglio, è una pianta acquatica originaria dei continenti eurasiatico ed africano ma che da tempo si trova anche in Italia. Per l’Ente parco naturale Alpi Cozie, che si occupa della gestione e della tutela anche dei due laghi di Avigliana, l’arrivo di questa pianta può essere dettato dal cambiamento climatico e anche dalla movimentazione del fondo del lago a causa delle numerose attività che vengono svolte. Come, per l’appunto, lo sport. E come sanno bene a Torino, l’estirpazione rischia di essere complicata. Nel Po, infatti, si provò a mano ma nel volgere di pochi giorni il Myriophyllum rispuntava, ancora più forte di prima. E l’inverno non aiuterà: perché se è vero che la parte verde si perderà nelle prossime settimane, la pianta rimarrà viva in profondità.

Non è escluso che nelle prossime settimane venga effettuata da Arpa Piemonte una verifica della situazione, così come avviene da anni, più precisamente dal 2016, per lo stesso fiume Po, nel tratto compreso fra il ponte Vittorio Emanuele ed il ponte Umberto I dove la battaglia comunque sembra essere stata vinta. Dopo quasi un anno di tentativi, dal 2017 in poi il problema non si era più verificato. Anche nei sopralluoghi successivi, ultimo quello del 2021, non c’erano più tracce di Myriophyllum ma solo di una vegetazione acquatica costituita da specie autoctone.

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