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06 Dicembre 2022 - 08:30
È passato poco più di un mese da quando Erik Ferrando, 44 anni di Castellamonte, è morto precipitando con l’auto giù dal dirupo che si affaccia sulla diga di Vidracco. Una tragedia in seguito alla quale i sindaci della Valchiusella avevano scritto alla Città Metropolitana, sollecitando l’inizio dei lavori di allargamento e messa in sicurezza della provinciale 61. Ieri, a Vidracco, si sono incontrati il vicesindaco metropolitano con delega alla viabilità Jacopo Suppo, il consigliere metropolitano Pasquale Mazza, i sindaci della Valchiusella e i tecnici della Città metropolitana, per discutere del progetto che dovrebbe diventare realtà entro la fine del 2023.
«Il progetto consiste in un importante intervento di modifica dell’attuale tracciato stradale - spiegano i sindaci - per circa 500 metri, consentendo la realizzazione di due corsie di circa 3,5 metri, più le relative banchine laterali. Il nuovo tracciato occupa lo spazio creato con le opere di escavazione mineraria svolte dalla Nuova Cives Srl dal maggio 2015 al maggio 2021, che consentono anche di rettificare le due curve interessate dal percorso. Nell’ultimo tratto di strada in direzione Vidracco, saranno anche realizzati dei muri portanti verso il lago, a sostegno della nuova parte di carreggiata. L’opera ha un costo di 950mila euro». Il cronoprogramma prevede che Città metropolitana approvi il progetto esecutivo entro l’anno, il Comune rilasci le autorizzazioni di competenza, sia per gli aspetti paesaggistici che per l’acquisizione delle nuove aree su cui insisterà la strada, quindi sarà possibile indire la gara. «I tempi di realizzazione dell’opera - concludono i sindaci - sono stimati da progetto in sei mesi».
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