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In Canavese

A Rivarolo ritornano i profughi, 40 persone in arrivo da Lampedusa

Saranno ospitati nell'hotel Europa

hotel europa rivarolo

I profughi saranno ospitati nell'hotel Europa

Circa 40 profughi in arrivo a Rivarolo, probabilmente all’Hotel Europa. Il condizionale è d’obbligo, come conferma lo stesso sindaco, Alberto Rostagno, che sull’arrivo di nuovi rifugiati a Rivarolo non ha ancora comunicazioni ufficiali dalla Prefettura. Ma i proprietari della struttura, la famiglia Mattioda, che già in passato aveva ospitato profughi nell’albergo, avrebbero rinnovato, insieme ad una cooperativa di Novara, la disponibilità alla sistemazione di una quarantina di persone. D’altronde è all’ordine del giorno la notizia del crescendo di sbarchi sulle coste italiane e dell’aumento della pressione migratoria soprattutto a causa della crisi politica in Tunisia che avrebbe spalancato le porte a quella rotta, in aggiunta alle altre che continuamente vengono battute dai migranti. Di conseguenza gli hotspot di Lampedusa, del Meridione d’Italia in generale, sono messi a dura prova e lo Stato sta provando a redistribuire queste presenze sull’intero territorio nazionale.

In Canavese, la scorsa settimana, cinque persone erano arrivate a Rocca Canavese (in realtà erano 26 ma erano state mandate lì erroneamente e quindi 21 sono state smistate ad altre destinazioni). Sull’arrivo dei quaranta profughi però non c’è piena certezza. «Noi, come Comune, dalla Prefettura non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito - conferma il primo cittadino, Alberto Rostagno -. Sappiamo della disponibilità data dall’Hotel Europa. Abbiamo contattato la Prefettura chiedendo spiegazioni e ci è stato garantito che lo stabile era idoneo. Vorrà dire che appena avremo comunicazioni ufficiali constateremo se sia effettivamente così».

In passato l’Hotel Europa era arrivato ad ospitare fino a 80 richiedenti asilo. L’ultimo gruppo, erano rimasti in sette, aveva lasciato la struttura non più tardi di un anno fa. Il proprietario aveva lamentato che l’edificio, al termine dell’esperienza di ospitalità, era stato lasciato in condizioni pietose e si era adoperato per risistemarlo e riaprirlo. Pare, però, chiaro che dandone disponibilità il destino dell’albergo sia quello di essere utilizzato come centro di accoglienza per i profughi. Viste le incertezze sugli arrivi, al momento, non è dato sapere se si tratterà di uomini, donne, oppure famiglie con minori e neppure di quali nazionalità. I prossimi giorni saranno determinanti, anche per sapere se questi saranno i primi arrivi sul territorio o se altri si aggiungeranno.

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