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Il caso

Giallo di Bibiana: «Forse i due fratelli si sono uccisi insieme»

Domenico e Luciana Pacchiotto erano in casa, morti da giorni

Giallo di Bibiana: «Forse i due fratelli si sono uccisi insieme»

Hanno vissuto insieme per anni e insieme sono morti, nella casa dove avevano scelto di tornare dopo cinque mesi nella residenza per anziani del paese. Ma cosa ha ucciso Domenico e Luciana Pacchiotto? Solo l’autopsia potrà dare una risposta al giallo di Bibiana, dove il fratello 92enne e la sorella 89enne sono stati ritrovati senza vita alle 9.30 di ieri mattina. Forse uno dei due ha avuto un malore e l’altro non è riuscito a chiedere aiuto. Ma non è neanche escluso che abbiano scelto di farla finita insieme, come pare che avessero anticipato a qualcuno: «Conoscendo lui, non mi stupirei che abbia scelto di morire così» ammette una vicina.
La vita in paese


A Bibiana conoscevano in tanti i due anziani. Così come il cugino che portava loro da mangiare, Aldo Pacchiotti, per anni capogruppo degli alpini. I loro padri erano fratelli, eppure hanno il cognome leggermente diverso: «Uno dei papà avrà sbagliato all’anagrafe, non saprei dire quale - motiva con un sorriso pieno di ricordi - Il mio firmava in un modo o nell’altro, alla fine il notaio ha messo entrambi i cognomi negli atti ufficiali».
Dei due fratelli il più conosciuto era Domenico, agricoltore prima di andare in pensione: tutti lo descrivono come una persona simpatica e allegra: uno di quei signori che salutava tutti e che tutti salutavano. La sorella, che non si era mai sposata come lui, era più riservata ma anche lei era un viso noto in un paesino di poche migliaia di anime, dove tutto è concentrato in qualche centinaio di metri. Anche la casa di riposo, dov’erano andati a stare circa sei mesi fa: «Non siamo una prigione - si limita a dichiarare la direttrice della Rsa “il Girasole”, Emanuela Dinunno - Sono stati cinque mesi con noi e poi hanno deciso di andarsene. Tutto lì, non avevano detto nient’altro». «Non volevano più stare là - toglie ogni dubbio il cugino, che poi si chiude nel suo dolore - È stata una loro scelta tornare».

L'ingresso della residenza per anziani "Il girasole", a Bibiana

Il doppio decesso

Domenico e Luciana hanno deciso di rientrare in via Bagnolo lo scorso 20 marzo.
Da quel giorno hanno ripreso la vita di sempre, con il cugino Aldo che gli portava il cibo. Non entrava neanche in casa, lasciava le borse sulla porta e loro le ritiravano. Forse si vergognavano a farlo entrare in casa, di certo è proprio grazie alle borse che il cugino si è accorto che era successo qualcosa: ieri mattina ne ha trovate diverse accumulate all’ingresso. Così si è insospettito e ha chiamato il 112: i vigili del fuoco sono arrivati subito, hanno aperto la porta e si sono ritrovati davanti i corpi senza vita dei due anziani, accasciati in diverse stanze della casa. Entrambe le salme erano in elevato stato di decomposizione. Sono poi intervenuti anche la polizia locale e i carabinieri della Stazione di Cavour, che non hanno trovato segni di effrazione o di lotta.

Un'auto dei carabinieri nella piazza centrale di Bibiana


Indagini in corso

L’abitazione è stata posta sotto sequestro mentre le salme sono state portate alla camera mortuaria di Pinerolo, in attesa dell’autopsia e degli esami tossicologici che dovrebbero finalmente chiarire le cause del doppio decesso.

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