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ELEZIONI 2023

Sara Zambaia: «Rilanciamo centro storico e commercio di Pianezza»

Intervista alla candidata sindaco del centrodestra unito di Pianezza

Sara Zambaia: «Rilanciamo centro storico e commercio»

Manca davvero poco alle elezioni amministrative a Pianezza che, per la prima volta nella storia della cittadina, dovrà fare i conti con un potenziale doppio turno, avendo superato i 15mila abitanti. Tra i candidati sindaco c’è Sara Zambaia, 35 anni, attuale consigliere regionale in quota Lega, vicepresidente del Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili e vicepresidente della III Commissione (Commercio e Agricoltura). Sarà lei l’anima del centrodestra unito, che può contare su una coalizione composta da Insieme per Pianezza - la storica lista civica che ha vinto nelle ultime tre tornate amministrative e amministrato per più di dieci anni - e le liste «Con Sara Zambaia» (contenente Lega e Forza Italia), Fratelli d’Italia e «Pianezza Civica».

Sara Zambaia, perchè ha deciso di candidarsi sindaco?
«Ho deciso perché amo più di ogni altra cosa Pianezza. La mia città viene prima dell’essere consigliere regionale. E l’ho deciso a metà marzo, quando qualcun altro ha scelto di non riconoscersi più, dopo più di dieci anni, nel suo storico gruppo per tentare di farsi strada per conto proprio».
Quanto ha pesato il commissariamento in questa sua decisione?
«Tanto. Pianezza è stata ferma per un anno e mezzo. E ora la città ha bisogno di equilibrio, di avere un’amministrazione salda, capace e armoniosa. Che pensi ad intercettare i fondi del Pnrr ma anche le forme di finanziamento a fondo perduto, cercando di creare una vera rete Istituzionale con Città Metropolitana, Regione e Governo nazionale».
A proposito di “rete”, in questa campagna elettorale lei ha sempre rimarcato l’importanza della sinergia con gli Enti superiori, come la stessa Regione o il Governo. Perché?
«Perché dopo il lungo periodo del commissariamento Pianezza è attualmente tagliata fuori dai tavoli che contano. E lo sarà ancora di più se gli elettori facessero altre scelte. Il nostro obiettivo è pensare alla Pianezza di domani. Ma per farlo c’è bisogno di dare vita alla sinergia con le Istituzioni al di sopra di Pianezza. Per poter creare una rete istituzionale potente che possa far fare a Pianezza il salto di qualità attraverso la realizzazione di diversi progetti di rilancio».
Da cosa deve ripartire Pianezza?
«Sicuramente dal rilancio del centro storico e del commercio. Bisogna riqualificarlo, renderlo appetibile. Per farlo c’è bisogno di parcheggi, di un tavolo permanente mirato e dei Comitati di Quartiere».
Oltre alla famiglia, che sarà al centro del progetto amministrativo, quali altri punti sono ritenuti fondamentali?
«L’inclusione, gli anziani, le manutenzioni, la valorizzazione delle nostre bellezze culturali. Il rilancio dello sport e delle strutture aggregative per i giovani. Così come i lavori per il Rio Fellone o il potenziamento della linea CP1 e la nascita di un collegamento permanente serale-notturno che possa aiutare i giovani ad arrivare al centro di Torino nei fine settimana».
C’è il problema legato alla casa delle associazioni e alla sua chiusura per una ristrutturazione. Come pensa di muoversi per garantire alle associazioni un luogo?
«Come detto la Casa delle Associazioni per noi è una priorità e le associazioni non possono rimanere in mezzo a una strada. La soluzione? Una potrebbe essere Villa Casalegno, almeno fino a quando non saranno completati i lavori di Città Metropolitana, anche perchè nei nostri pensieri diventerà un polo culturale e la futura Casa delle Famiglie. Ma anche l’ex Cottolengo, fino a quando non verrà definita la funzionalità sua e dell’area dove sorge».
Ma perché, fra pochi giorni, i pianezzesi dovrebbero votare per lei?
«Perché rappresentiamo la parte storica delle amministrazioni precedenti che hanno ben governato Pianezza nel corso di questi anni. Votare per me e per le mie liste significa votare per la continuità ma con nuova energia per dare a Pianezza nuova linfa e vita alla fondamentale rete Istituzionale tra gli Enti superiori».

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