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Agricoltura

Vino: denaro a pioggia dall'Europa e dalla Regione

L'assessore Protopapa: «Premieremo la qualità delle aziende e dei prodotti»

I fondi

Arrivano i soldi per l'agricoltura

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha pubblicato il bando 2023 a sostegno delle aziende agricole piemontesi che aderiscono ai regimi di qualità dei prodotti agroalimentari, istituiti da Unione Europea, Stato e Regione: Dop (denominazioni d’origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta), Stg (specialità tradizionali garantite), Doc e Docg per i vini, indicazioni geografiche delle bevande spiritose, vini aromatizzati, sistemi di qualità nazionale per la zootecnia (Sqnz), produzione biologica, sistema di qualità nazionale di produzione integrata (Sqnp), sistemi di qualità per il benessere animale, regimi di qualità di natura etica e sociale, indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”.

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha pubblicato il bando 2023 a sostegno delle aziende agricole piemontesi che aderiscono ai regimi di qualità dei prodotti agroalimentari, istituiti da Unione Europea, Stato e Regione

Il bando è relativo all’intervento Srg03 dello sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027 e ha una dotazione finanziaria complessiva di 1.100mila euro per l’anno 2023. «Con la nuova programmazione dello sviluppo rurale 2023-2027 prosegue l’impegno della Regione a sostegno delle produzioni agroalimentari e vitivinicole di qualità certificata in Piemonte, il cui valore complessivo è di 1 miliardo e 570 milioni di euro, punto di forza dell’economia del Piemonte grazie all’impegno di tutti i soggetti che operano nella filiera, dai produttori ai Consorzi di tutela ai trasformatori», sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa. Possono partecipare al bando le aziende agricole singole o associate, di nuova costituzione o già esistenti, che aderiscono per la prima volta ai regimi di qualità ammissibili o che hanno partecipato ai medesimi regimi nei cinque anni precedenti alla presentazione della domanda di sostegno. Viene assegnato un contributo a fondo perduto a copertura del 100% dei costi sostenuti per la partecipazione al regime di qualità nel periodo di riferimento di ciascuna annualità, fino ad un massimo di 3 mila euro all’anno per ciascun beneficiario e per un massimo di cinque anni.

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